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Nathan Never :

> Gli Albi Gigante,
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> Il numero 0,
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> Le storie :

n°168: Il carnefice; recensione, copertina e 6 tavole 

n°169: L'enigmista; recensione, copertina e 7 tavole 

n°170: City gangs; recensione, copertina e 2 tavole 

n°171: I Tecnopati; recensione, copertina e 2 tavole 

 

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Fumetti Bonelli  Nathan Never

Nathan Never  

     
     

> Personaggio creato da : Medda, Serra & Vigna
> Editore : Sergio Bonelli Editore

 

168 - Il carnefice
Maggio 2005

Soggetto&Sceneggiatura:
Alberto Ostini
Disegni: Antonella Platano
Copertina : Roberto De Angelis
Lettering: Alessandro Belletti
Prezzo : 2.5



Era da quasi un anno che sulla serie regolare non compariva un episodio autoconclusivo; infatti, tra guerre civili alla George Lucas, odissee del tutto personali e nobili guerriglieri rinnegati non abbiamo avuto il piacere di un avventura lunga solo 98 pagine…no che questo ci dispiaccia, anzi, però il fumetto era diventato una vera e propria saga epica, invece con la storia di Maggio il bravo Alberto Ostini, pur non perdendo per nulla i contatti con le vicende narrate in precedenza (ed è questa la cosa che più ci lega ora al mondo di Nathan), racconta una storia unica, sola e bella.
Bella nel senso che è davvero “bella”! Bella l’idea: perché tocca un lato del nostro animo che barcolla tra la rabbia e la speranza…e il perdono. Bella perché è raccontata come una poesia, una poesia un po’ melanconica, che non lascia altra via che quella di entrare nel racconto e ti fa sentire sollevato, per non dover scegliere. Bella perché disegnata bene, alla vecchia maniera, con l’effetto delicato della matita, con i giochi d’ombra e con le sfumature, da una bravissima Antonella Platano che a mio vedere ne disegna pochi, e che già tanto aveva fatto per il mondo di un altro personaggio di Serra (Gregory Hunter), e che spero di vedere presto ancora all’opera.
Che Ostini tenesse particolarmente all’aspetto psicologico dei suoi personaggi già lo sapevamo, ma questa volta supera se stesso creando una storia che va dall’onirico all’introspettivo, che non esclude però l’azione e il giallo. Tutto comincia con un tentato omicidio, sventato da Nathan, ad opera di una sua vecchia conoscenza: Asjia, già vista…molto, nel numero 153 “Il volto del lupo”; Asjia, decide di fidarsi di Nathan e gli spiega le sue ragioni, questi la da retta e viene trascinato negli incubi della sua amica alla ricerca di una verità che pare sempre più improbabile…
Il tutto è fatto senza lasciare nulla al caso, nulla in sospeso, curando nei minimi particolari le emozioni, provocandone, come ho già detto, diverse…l’effetto è notevole.
Inoltre ci sono, qua e la, anche alcune citazioni: indovinate in che film avete già visto lo spettro di pagina 30?!? E cosa vi ricorda la decorazione del balcone di casa di Nathan?!? E così ancora per un po’…
Un ultima nota di merito va fatta ad Alessandra Belletti che ha curato il lettering in modo perfetto, integrando perfettamente pensieri ed emozioni alle tavole della Platano.
 

169 - L'enigmista
Giugno 2005

Soggetto&Sceneggiatura:
Bepi Vigna
Disegni: Gigi Simeoni
Copertina : Roberto De Angelis
Lettering: Francesca Piovella
Prezzo : 2.5
       





 

Nell’albo di Giugno Bepi Vigna, con un bel tradizionale giallo, ci presenta meglio la figura dei proconsoli, che già avevamo incontrato nel numero 162 (“Dopo l’apocalisse”) a catastrofe appena conclusa. I proconsoli sono una squadra di polizia speciale (attrezzata un po’ come la “Precrimine di Minority Report”), organizzata in vista del caos maturato in seguito alla catastrofe; speciale perché, tra le altre,

hanno l’autorità di giudicare il colpevole emettendo la sentenza direttamente all’arresto e applicare la condanna già in loco…la condanna, quasi sempre, è la morte!Avevamo già avuto modo di farci un’idea di questa giustizia sommaria, ma questa volta vengono approfonditi meglio i coinvolgimenti politici alla base della vicenda.
Ma tutto questo fa solo da sfondo ad un giallo che pare più una sciarada visto che l’assassino si diverte a seminare indizi e indovinelli (e cruciverba), un po’ come faceva Jocker con Batman per intenderci!


Proconsole, realizzato
da Giancarlo Olivares

L’idea è bella, la storia è fatta bene, ma più che avvincente è divertente vedere come Nathan e Sigmund tentano di stare dietro a questo suonato assassino che semina settimane enigmistiche un po’ ovunque; insomma, un inseguimento che pare una caccia al tesoro. La fortuna è che è disegnata bene da Simeoni, che riesce e dare alla storia il giusto movimento e le giuste espressioni (tra tutte quelle di Hoenzoller) fondendo in modo perfetto testo e immagini, recuperando li dove la storia lascia un po’correre. Forse, infati, sarebbe stata più interessante la vicenda politica con come sfondo una caccia al ladro e non il contrario, ma probabilmente non volevano esaurire qui il discorso “giustizia”…quindi, anche se l’intreccio è fatto bene e la storia è divertente speriamo comunque in un seguito!
 



170 - City gangs
Luglio 2005

Soggetto&Sceneggiatura:
Alberto Ostini
Disegni: Andrea Bormida
Copertina : Roberto De Angelis
Lettering: Alessandro Belletti
Prezzo : 2.5





171 - I Tecnopati
Agosto 2005

Soggetto&Sceneggiatura:
Alberto Ostini
Disegni: Andrea Bormida
Copertina : Roberto De Angelis
Lettering: Alessandro Belletti
Prezzo : 2.5



Nuova storia doppia per l’agente Never e, come ci era stato promesso, viene esplorata un’altra conseguenza della guerra e della caduta di Urania: questa volta Ostini ci fa notare che oltre a donne senza più una casa, uomini senza un lavoro e una diffusa giustizia sommaria, c’è un altro gruppo di persone che ha subito le conseguenze della catastrofe: gli adolescenti! Quelli che al tempo della catastrofe erano poco più che ragazzini sono dovuti crescere in un mondo poco accogliente, per nulla rassicurante e “giusto”. A questo aggiungi una modificazione genetica dovuta all’onda elettromagnetica sprigionatasi durante il teletrasporto di Urania e avrai una nuova “gioventù bruciata”…dei “figli di mezzo della storia” che pagano il conto per qualcosa che non hanno chiesto!
Quindi, a quanto pare, l’idea è davvero ottima; e per svilupparla Ostini chiama in causa anche una vecchia conoscenza (e non ci può fare che piacere): Igor McNally! Un mago dei computer che ha sempre vagato tra la realtà e l’iperspazio così come tra la legalità e l’illegalità…un bel tipino insomma, che aveva fatto il suo esordio nel marzo ’97, nel bellissimo numero 70 “Istinto primordiale” (Medda & Michelazzo). Ma non è l’unica vecchia conoscenza, perché in questa storia doppia ritroviamo i ragazzini super-hacker chiamati da Sigmund nel drammatico numero 159 “Il giorno degli eroi” (Vietti & Di Clemente) per decifrare trasmissioni e dati tramite un enorme antenna (Big Wave). Proprio quest’antenna ha concentrato un enorme flusso elettromagnetico liberatosi dal teletrasporto di Urania sui poveri ragazzi modificandoli geneticamente. In poche parole ora il loro corpo è pieno zeppo di Nanoidi (ora ribattezzati da Igor “Microsomi”): microrganismi capaci di interagire con qualunque software; in pratica gli stessi della sorella Frayn cattiva (July) nel numero 50 “La biblioteca di Babele” (Serra & Mari) e dei Tecnoroidi dei Giganti 1, 2, 3!
Questi ragazzi sono cresciuti, hanno preso coscienza dei loro “poteri” e della loro condizione/diversità e si sono organizzati in bande, ognuna con le sue caratteristiche e i suoi obbiettivi…e tra gli obbettivi di una di queste bande, i Clockers, (dei discoli fissati con la violenza e con Arancia Meccanica) c’è il dirottamento e il successivo schianto di un aereo di linea (non è certo un bel periodo per viaggiare questo!!!). Su tale disastro si trova a indagare Nathan, ingaggiato dal padre di una delle vittime…
La storia corre dinamica tra scontri, agguati, rapimenti, spionaggio e altra roba alla 007; non c’è che dire, è avvincente, ma Ostini si concentra troppo sulla parte investigativa della storia curando poco i ragazzi e la loro condizione, pur non trascurandoli completamente…ma ugualmente poco se consideriamo che ha 190 pagine per farlo!
I disegni di Bormida non sono affatto male, espressivi, dinamici…fanno il loro effetto e ti coinvolgono bene, forse anche per l’accentuato chiaro scuro (che fa tanto “Mari”), intriganti poi i lavori ripassati al computer; inoltre sono in perfetta armonia con lo sfondo, i paesaggi: perfetti, ben disegnati, realistici…davvero un ottimo lavoro! Il tutto poi creato sulla base di un pesante lavoro di ideazione dei vari personaggi: tutti i clan hanno dei costumi tipici…un loro stile, ideato sulla base di tipizzazioni differenti e tutte originali e ugualmente affascinanti…tutti degni di approfondimenti; che non abbiamo avuto.
Insomma l’intrigo è bello, architettato bene, avvincente, ma è un vero peccato che restino sullo sfondo la maggior parte dei rapporti interpersonali: poteva essere interessante approfondire “l’amicizia” tra Sigmund e i ragazzi, quella tra Nathan e Igor, ancora l’affascinate persona di Igor, alla quale viene dedicato uno striminzito flashback, eppure erano anni che non lo vedavamo…fortuna almeno ci fa notare gli scontri tra i ragazzi stessi!

   

Note a cura di Pasquale Laricchia

Per le immagini :© Sergio Bonelli Editore 


Risoluzione consigliata : 1024x768 ; colori : true color (32 bit)
Ultima modifica : 16/03/08 13.10.13

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