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Manga 

Le bizzarre avventure di JoJo  

     
     

> Autore : Hiroiko Araki 
> Editore / collana : Edizioni Star Comics / Action
> Pubblicato in Giappone da :  Shueisha Inc., Tokyo - 1987 
> Titolo originale : JoJo no Kimiyona Boken
> Data : da novembre 1999 a oggi
> Prezzo (di cop.) : da 3.300 Lit a ... €

Probabilmente tutti o quasi, hanno visto, sentito o partecipato (emotivamente) alle avventure dell’invincibile scimmiotto di pietra, Alias Son Goku, il protagonista indiscusso del Manga/Anime Dragonball, che con oltre trecento puntate si è consacrato alla leggenda in tutto il mondo.
Jo-Jo, il manga a cui è dedicato questo spazio, durante la personale età dell’oro, si batteva alla pari con i personaggi dell’indiscusso genio di Akira Toriyama. 
È noto agli appassionati di tale manga, che tuttavia la differenza di popolarità tra le due serie sia abissale, per ovvi motivi che vanno dalle tematiche “più adulte” presentate da Araki, ad una trasposizione in anime, con una differenza sostanziale di trecento episodi circa.
Le bizzarre avventure di Jo-Jo, in breve grande saga generazionale, prendono il via nella fredda Inghilterra.  





Siamo nel 1888(L’anno di Jack) e facciamo subito la conoscenza del futuro incubo, di coloro che saranno poi i protagonisti effettivi.
Dio Brando (un nome abbastanza evocativo…) legherà indissolubilmente il suo nome, la sua carne e la sua anima, al destino del giovane Jonathan Joestar, figlio di Sir George Joestar, il quale divenuto tutore del succitato Dio(il quale ben lieto di potersi appropriare di una vasta fortuna, si dimostrerà spietato e determinato) lo alleverà come un figlio, al pari dell’adorato Jo-Jo(Jo-nathan Jo-estar).
Violenti screzi porteranno i due giovani sulla via di un personale tracollo.
Dio diventa un leader anche tra i coetanei, mentre Jonathan sembra appassionarsi all’archeologia, rinvenendo in particolare, tra le proprietà del padre, una bizzarra maschera di pietra dalla natura sconosciuta. Nuovi sviluppi sembrano in procinto di portarci verso una evoluzione a breve termine, ma la storia si interrompe e prosegue previo un balzo avanti nel tempo.
Jo-Jo e Dio sono cresciuti, stanno per laurearsi, giocano a Football nella stessa squadra, sono nel pieno del vigore, spirituale e fisico(Jonathan arriva quasi ai due metri d’altezza e supera i cento chili) e sembrano aver sepolto i vecchi dissapori.
Nell’arco dei successivi volumi che completeranno la prima serie, la vera natura di Dio, da egli stesso volontariamente accantonata, ma comunque svelata al lettore, tornerà alla luce, evidenziando un paziente e magistrale piano, atto ad impossessarsi di tutti i beni del genitore adottivo.
Jonathan figlio devoto e vero cuor di leone, metterà fine all’insano piano del fratellastro, il quale ormai alle strette, si servirà del potere della maschera di pietra per diventare uno schiavo della notte, un vampiro dai poteri letali, che soccomberà (all’apparenza) in uno scontro nella magione dei Joestar, ridotta infine ad un cumulo di macerie.
Amicizie, furfanti, vecchie dinastie un grande potere(le onde concentriche)ed un nuovo amore. La potenza del vampiro, un intero villaggio assoggettato ai suoi voleri e l’apparente lieto fine.
Tutto sarebbe perfetto anche se fine a se stesso, eppure, nel 1938, ritroviamo il nipote di Jonathan, Joseph (che per possanza non ha nulla da invidiare o quasi al defunto nonno).
Ribelle, manesco e nettamente più concreto del predecessore da cui ha ereditato parte dei poteri, orfano di entrambi i genitori(ma sarà così?) suo malgrado, si ritroverà coinvolto in una vicenda più grande di qualsiasi guerra, trionfando con determinazione ed intelligenza.

Dopo vicissitudini e scontri veramente al limite, durante una immensa bagarre in cui resteranno coinvolti nazisti e custodi antichi, il circolo si chiuderà per la seconda volta, quando i cavalieri delle tenebre ( i super great villains o cattivoni) capitoleranno uno dopo l’altro (memorabile lo scontro a St.Moritz sulle bighe).
Altro finale a sorpresa ed altro balzo temporale.
Siamo nel 1986 in Giappone, e dopo poco assistiamo alla prima grande novità, che distaccherà abbastanza nettamente le serie dalle precedenti.

Lo Stand. 
Quello che può essere definito come lo spirito delle onde concentriche, oppure una sorta di proiezione interna dell’essenza dei cosiddetti “portatori” coloro appunto che posseggono uno stand.
Le mie parole non rendono senza dubbio il concetto, ma tale innovazione è comunque in costante evoluzione e quindi di difficile esplicazione.
Stavolta la serie, lunga il triplo ci porta a spasso per Singapore, L’india, sino ad un finale assolutamente epico nelle strade del Cairo, dove una vecchia conoscenza tornerà più agguerrita che mai.
Dio Brando è vivo, la sua testa svetta sul corpo di Jonathan Joestar, ed un piccolo esercito di portatori di Stand, ognuno con le proprie peculiarità, e sulle tracce del team dei protagonisti.

Joseph, invecchiato e maturato assieme all’amico Mohammed Abdul, condurrà in una avventura straordinaria suo nipote Jotaro, il nuovo Jo-Jo(Ku-jo Jo-taro).
Il team, che si completerà di altri tre elementi di cui uno non bipede, dopo gravissimi defezioni riuscirà a spuntarla, condannando definitivamente Dio, ad una morte stavolta eterna(ma solo ne corpo).

Le bizzarre avventure di Jo-Jo, resta uno dei manga capolavoro che fanno genere a se.
Una lettura superficiale, non renderebbe giustizia ad una delle espressioni fumettistiche più belle ed intense di sempre.

La quarta serie, sempre più ai limiti dell’assurdo, troverà a farla da protagonista, il figlio illegittimo di Joseph Joestar, Josuke Higashigata, degno erede della dinastia, e ovviamente dotato di uno Stand.
La mancanza di avventura (la vicenda si svolge interamente nella cittadina di Morio Cho) porta l’ennesimo cambio di rotta, dopo i viaggi che avevano caratterizzato le due serie precedenti, in funzione però di una discreta dose di azione. Un ritorno ai fasti si avrà nella quinta parte della magistrale saga, dove il figlio di Dio Brando, Giorno Giovanna, diverrà un vero malavitoso napoletano(si avete letto benissimo), e coadiuvato da un gruppo di coetanei affiliati alla malavita coltiverà il sogno di divenire la più grande Gang-Star.


Napoli, Capri, Pompei, la Sardegna, Venezia e Roma e se ancora non vi basta, nomi tutti italiani anche se un po’ bizzarri(Narancia, Fugo, Mista, Bucciarati, fino ai vari, Sorbetto, Pesci, Aceto Doppio eccetera).
Uno boss introvabile dotato di uno stand che pare invincibile, sacrifici estremi, spirito di squadra e la solita ferrea determinazione, metteranno fine anche a questa controversa vicenda.

Una curiosità, dalla quarta serie, gli Stand, nel 90% e forse anche di più dei casi, portano nomi di gruppi musicali.
Così vedremo all’opera Aerosmith ed i Sex Pistols, cercheremo di scoprire il mistero di King krimeson ed assisteremo al suo grande scontro con metallica, mentre Beach Boy ci porterà a pesca, magari assieme al suo fratellino the Greatful Dead.  

La sesta serie, ancora in corso, si avvale dei titolo principale di Stone Ocean , in cui assisteremo alle peripezie di Jolyne Kujo (figlia di Jotaro) ingiustamente rinchiusa dietro le sbarre del penitenziario di Green Dolphin Street in Forida.
Un complotto ordito ai suoi danni in memoria di(indovinate un po’…si proprio lui) Dio Brando, mobiliterà papa Jotaro, vero bersaglio di quella che non sarà una semplice rappresaglia senza senso, ma un accurato piano per arrivare al cielo. 
Un proiettile sarà fatale al buon Jotaro, ma forse non tutto e perduto…mentre un nuovo Team si forma tra le sbarre, che fine avranno fatto Josuke, Giorno e tutti gli altri?.







Articolo a cura di Steven Lurex

Per le immagini : © Hiroiko Araki, Shueisha Inc., Tokyo
per l'edizione italiana :
© 1993-2003 Edizioni Star Comics Srl


Risoluzione consigliata : 1024x768 ; colori : true color (32 bit)
Ultima modifica : 07/03/08 20.45.03

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