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Ikkyu |
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Autore : Hisashi Sakaguchi
> Editore : Comic Art
> Collana : Avventura
> Editore giapponese : Kodansha Ltd., Tokyo - 1994
> Data : maggio,giugno,settembre 1997 e ottobre 1998
> Prezzo (di cop.) : 20.000 Lit
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Introduzione
di Michele Li Noce, tratta dal primo volume :
La storia di Ikkyù è il percorso di un monaco buddhista
alla ricerca della sua stessa essenza, del vero senso della vita.
Figlio dell'imperatore e di una cortigiana, Ikkyù dimostra fin da piccolo una
grande astuzia e una spiccata intelligenza che lo fanno emergere rispetto
agli altri coetanei.
Il passo verso il tempio buddhista di Ankokuji (il
"ji' finale indica tempio buddhista in Giappone) è obbligato dalla sue vicissitudini
familiari.
Qui Ikkyù ha
modo di imparare la dura e rigida disciplina a cui sono sottoposti gli allievi, al fine
di forgiare il loro spirito e il loro corpo alla dura vita di monaci erranti.
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Preview,
tutte le copertine e alcune tavole : |
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Di Ikkyù esistono anche una serie televisiva e alcuni
film.
Recentemente (05/97) e purtroppo con dati di ascolto disastrosi, è stato mandata in
onda nella fascia mattutina di Tmc, una piccola parte di questa serie che
prodotta dalla Tod nel 1978 andò in onda fino al 1982 (ricordo che in
Giappone le puntate vengono trasmesse settimanalmente).
La base storica entro la quale si snodano le vicende di Ikkyù è molto
realistico e abbraccia un periodo per molti versi controverso della storia del
Giappone.
La storia inzia con Ikkyù alle prese con il 3° Shogun della dinastia Ashikaga e
cioè Yoshimitsu, personaggio embiematico del
periodo, assai dotto e molto impegnato nel valorizzare arte e letteratura.
Si diceva controverso per via della scarsa forza di unità che il Giappone
mostrò in quel periodo e questo fu foriero di lotte anche molto dure e
violente tra piccoli clan rivali, dopo che nei secoli passati, era stato territorio di
battaglie tese a difendere il Giappone dai tentativi di invasione
provenienti dall'esterno.
Purtroppo, ma sono a disposizione di chi voglia approfondire l'argomento,
lo spazio e anche la sede non sono le più adatte per descrivere questa
fase storica del Giappone.
Il disegno di Sakaguchi che i nostri lettori
conoscono già grazie a "Version" rende in maniera dettagliata i travagli e le
vicissitudini del monaco Ikkyù, con un ampio registro di
sfumature che vanno dal divertito e ilare Ikkyù bambino ai toni più spiccatamente drammatici
dell'lkkyù ragazzo e uomo.
Come in "Version", Sakaguchi dà un grande rilievo al
paesaggio, un paesaggio mai immobile, mai statico, ma partecipe e alle volte quasi pulsante
intorno al protagonista.
I personaggi che attorniano il monaco, sono lo spaccato di una
popolazione lontana dall'opulenza della capitale, un affresco molto vivo e vero di un
Giappone dove la classe dei Samurai e gli Shogun erano quasi all'apice
della loro potenza.
Il suo pellegrinaggio è un buon pretesto per far vistare anche a noi lettori
occidentali gli angoli più suggestivi (e ai più, sconosciuti) del
Giappone, facendoci entrare con molto garbo e con grande cura per i particolari, in un
mondo distante, ma incredibilmente affascinante (almeno per lo scrivente): una realtà nella quale ogni nostra visione occidentale, ogni nostra conclusione logica delle vicende non ha senso. |
Il
modo migliore per leggere quest'opera è proprio quella di non fare riferi mento a valori preconcetti, ma viverlo con gli occhi e con la mente del
protagonista, il quale, sebbene immerso in quella realtà ne è allo stesso tempo distante e libero, perchè
Ikkyù è in verità una ricerca, un percorso
umano, doloroso e travagliato, che ogni uomo alla ricerca di se stesso opera.
Ikkyù, è
si un monaco, ma un monaco buddhista non dimentichiamolo, cioè un monaco
che basa tutta la sua vita e le sue azioni su concetti che nulla hanno a
che vedere, se non nei principi di non violenza e di rispetto umano, con il concetto che abbiamo noi di un monaco o un frate.
Una volta qualcuno mi disse che la differenza tra un monaco cristiano e uno buddhista sta nel
fatto che il primo aspetta l'aiuto di Dio, mentre il secondo lo cerca. A voi dirmi chi dei due ha ragione.Il fumetto benché si impegni a seguire passo passo il monaco, non tralascia mai di ricordare al lettore
la realtà storica entro la quale la vicenda si svolge e che a volte si intreccia con le vicende private delprotagonista.
Ikkyù è un manga difficile, un fumetto che può però trovare una collocazione nella nicchia di lettoriitaliani abituali di manga.
Siamo lontanissimi per logica, disegno e storia da "Ken",
"Dragon Ball" e Saiiormoon". Noi di Comic Art siamo certi che queste opere, come altre che seguiranno distribuite soltanto nelle
librerie, debbano essere proposte al pubblico italiano che deve, iniziare ad avere una visione più
completa dell'universo manga.
E' improponibile certo mostrare tutte le sfaccettature che il manga ha in Giappone, ma
la nostra casa editrice continuerà sulla sua linea di proporre varianti interessanti e estremamente godibili come
Ikkyù, alle solite produzioni che certamente lo scrivente non sminuisce, essendo cresciuto con esse,
ma che avevano e hanno il grave difetto di fornire ai cultori del fumetto occidentale e agli
appassionati in genere una visuale distorta del fenomeno manga. |
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Per
le immagini : © 1994
Hisashi Sakaguchi - Kodansha Ltd. ; per l'edizione italiana :
©
Glènat (Francia)
© 1997-1998 Comic
Art Editrice ;
per il testo tratto dal manga :
©
Michele Li Noce
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Risoluzione
consigliata : 1024x768 ; colori : true color (32 bit) |
Ultima
modifica :
12/02/15 19.00.12 |
Tutto
il materiale (immagini, testi, marchi) qui riprodotti hanno il
solo scopo di recensione / divulgazione e non si intendono
quindi ledere i diritti di ©
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