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Il mondo di
Edena :
Sulla Stella,
nascita del mondo di Edena, trama, protagonisti, simboli, analogie,
disegnii, nell'articolo di
Daniele
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Stardom , il sito ufficiale di Moebius
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Alessandro Editore , il sito ufficiale dell'editore di molte opere
di Moebius
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Edizioni Di , il sito ufficiale dell'editore del ciclo
"L'Incal" e "Prima dell''Incal"
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>
Moebius , una scheda completa sull'autore sul sito Delos
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>
Morte ed eterno ritorno nell'Incal , un interessante articolo sul
sito Ultrazine
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Moebius:
Il mondo di Edena. Capitolo 1 : Sulla Stella |
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La nascita del mondo di Edena, la
trama |
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I
protagonisti, i simboli, le analogie, il disegno :
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Sulla
Stella, è un vero nuovo classico del fumetto moderno.
In effetti questa storia contiene numerosi riferimenti, magari
appena accennati, ad altrettanti classici, che vengono
inglobati, riletti e trasformati al suo interno.
Un “classico” è un’opera che può
anche contenere molti elementi
presi da lavori
altrui, opere precedenti, ma che assume un’identità tale da
avere una valenza in se stessa, tracciando nuove strade,
facendo intravedere nuove vie.
Cominciamo a considerare i due protagonisti Stel e Atan. |
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Già
dai loro nomi, posiamo capire molto. Stel assomiglia
alla parola stella, mentre Atan.. bè, non ricorda forse
Eden, Edena? Se proviamo a pensare a tutte
le coppie che possono costituire un modello valido anche
per il
fumetto, ci possono
venire in mente coppie
comiche come Gianni
e Pinotto, oppure i grandi Stan Laurel e Oliver Hardy (vignetta 5,pag. 14).
In effetti, quello della
coppia è un meccanismo che funziona benissimo in ambito
cinematografico e teatrale e permette l’espressione di
contenuti sia comici che drammatici o assurdi.per questo
motivo
è spesso utilizzato anche nei fumetti, in cui si
contano coppie comiche davvero impareggiabili.
Ma qui la questione si
complica ulteriormente. |
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I
due protagonisti sono trattati
quasi come due personaggi di Ionesco, o Beckett,
sembrano provenire direttamente dal teatro dell’assurdo. I
dialoghi sono funzionali alla storia, ma non sono per nulla
banali. In essi troviamo riferimenti a storie ed universi che
non conosciamo, a storie che non abbiamo mai sentito, con
molte venature di umorismo!
Così, i due personaggi di Moebius, dall’aspetto
asettico, ma venato di un umorismo sottile e ironico
del tutto , sono il simbolo.
E’ importante
notare l’uso che Moebius fa di questi due personaggi. Essi
infatti non sono altro che la metafora dell’uomo che cerca e
che parte per l’avventura, qualunque essa sia. Non è tanto
importante avere una meta, quanto avere un cammino. Quando si
arriva a
destinazione ? non si sa, forse mai o forse quando accadrà ce
ne accorgeremo, sembra dirci Moebius. In molte sue opere.
L’arrivo di Atan e Stel sul pianeta Palla di Biliardo li
mette a contatto con una cosa di cui avevano sentito forse
parlare in precedenza, ma che non avevano mai considerato
parte della loro vita fino ad allora; il mistero. Il pianeta
infatti è un enigma. |
Completamente piatto, privo di qualunque rilievo e
vegetazione, rappresenta anche il livello più basso,
l’unica cosa in grado di costringerci a pensare a noi
stessi. Come eremiti in un deserto Atan e Stel devono volenti
o nolenti ascoltare il loro corpo, il loro cuore, e ascoltarsi
reciprocamente. Il bello è che molti altri
narratori avrebbero prodotto una storia moraleggiante, o
troppo retorica. Ma Moebius riesce a condire il tutto
con una certa dose di umorismo. Atan e Stel inoltre
soprattutto Stel, sembrano accogliere ogni cosa
con un animo sereno e giocoso, almeno dopo i primi
minuti in cui si trovano sul pianeta (vignetta
3, pag. 17).
All’improvviso compare una luce. Il segnale che aveva praticamente
costretto i due esploratori ad atterrrare sul pianeta,
spinti dalla sua forza irresistibile.ecco cosa li aveva
attratti. |
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Ecco l’enigma che si manifesta sotto forma
di luce lontana ma evidente, la meta verso cui tendere.
Ora Atan e Stel sono non solo più sereni, ma anche convinti
di avere uno scopo, che perseguono con tutte le loro forze.
Quando Atan e Stel arrivano
presso la città ai piedi della grande piramide sono
vogliosi di scoprire cose nuove , anche se non possono capire
di essere per forza predestinati a quell’avvenimento.
Come non notare poi un riferimento evidente come la grande
piramide ?
Chi è appassionato di fumetto francese non può non ricordare
“La grande piramide” di E.P. Jacobs autore amatissimo da Moebius. |
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Nell’omonima avventura dei suoi famosissimi personaggi,
Blake e Mortimer, li troviamo appunto alle prese con
l’enigma della grande piramide di Cheope.
Ecco così come un simbolo non solo dell’enigma in quanto
tale, ma di una delle più amate storie del fumetto
francofono, venga ripescato dall’autore e riutilizzato in
chiave più metafisica e mistica. Come per la piramide
di Cheope neanche quella di Moebius ha un ingresso,
nessuno fino ad ora vi è entrato.
Soltanto, da migliaia di anni . molti esemplari di tutte
le razze galattiche si sono riuniti attorno ad essa ben
sapendo che essa nascondeva un mistero e una rivelazione (vignetta 1, pag. 33). |
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Qui possiamo notare altre due grosse analogie. La
prima è con "2001 odissea nello spazio" , si può dire IL film
di fantascienza. Il monolito nero presente
nel film di Kubrick qui
è sostituito dall’enorme piramide blu.
Non solo, ma essa garantisce a chi sta accanto ad essa una
vita lunghissima ( la vita eterna? ) quindi essa comunica un
po’ come il monolito con gli ominidi, con gli esseri di ogni
razza aliena che le vivono accanto. Infatti proprio Stel verrà
“chiamato” dalla piramide, che lo attrarrà al suo interno. |
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E qui inizia un’altra analogia, quella con l’arca di
Noè.
Moderna, futura arca di Noè ,la piramide, che si rivelerà
essere null’altro che un’enorme astronave stellare,
condurrà un esemplare di ogni razza conosciuta su Edena, cioè
su un nuovo mondo; privo (si spera ) di ogni malvagità o
pericolo, e dove tutti possano vivere in armonia. Un luogo che
finora nessuno ha mai visto.
Tutti come accade veramente lo
hanno solamente favoleggiato. Sarà veramente così?
Nessuno può ancora saperlo.
Perche la storia finisce qui.
L’ascesa verso la piramide degli alieni, attratti
all’interno della piramide è veramente magnifica.
Essi, finalmente illuminati, salgono “verso
l’alto” e verso un nuovo destino.
La trasformazione della piramide negli chevrons della Citroen ( che potrebbe essere anche indicativa di due
destini separati per chi vi si trova all’interno ) è
geniale nella sua realizzazione grafica (vignetta
2, pag. 36).
La piramide, in volo, si scompone
in 2 parti … (vignetta
1, pag. 38) e gli Chevrons
si librano nello spazio!
In fondo poteva anche bastare la presenza
dell’automobile a giustificare che la storia fosse fatta per
la casa automobilistica, ma Moebius ha dato come sempre il
meglio di se stesso usando la geniale trovata di scomporre la
piramide in volo , nelle due astronavi. |
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Infine, va considerato il fatto che questa storia rappresenta
il primo capitolo di un intero ciclo, ancora non concluso.
Inizialmente non era questa l’intenzione dell’autore, ma
successivamente ha capito di aver dato vita ad una nuova fase
del suo modo di intendere il fumetto e la narrazione, per cui
da una storia che poteva definirsi conclusa, contenendo molti
elementi in grado di trasportare l’immaginazione del lettore
verso altrettanti mondi, ha dato vita a “Il mondo di Edena
“ un’intera serie dove ci farà conoscere ancora meglio Stel e Atan vere e proprie metafore dell’uomo., e le loro
avventure , il loro evolversi verso una nuova dimensione.
Come accade spesso in ogni classico, la genesi di un ciclo
come questo contiene gli elementi fondamentali di ciò che sarà
mostrato con i capitoli successivi ( che tra l’altro segnano
ulteriori passi di evoluzione nello stile del maestro ). Per
questo molte cose che paiono appena accennate, come ad esempio
l’incontro di Atan e Stel con i superstiti della base, su
palla di biliardo, avranno poi sviluppi imprevedibili . tutto
si evolverà secondo schemi non preordinati ma riconducibili
alla fine ad un senso generale di tutta la storia, che vuole
in fondo esplorare, come in molti lavori di Giraud,
l’incontro dell’uomo con il mistero.
Il disegno che Moebius adotta in Sulla Stella è
contemporaneamente essenziale e ricercato e fa combaciare
perfettamente la linea chiara di Hergè con l’amore per un
disegno maggiormente realistico proprio di Giraud e risalente
infatti ai tempi in cui disegnava solamente Blueberry. Un
esempio perfetto di sintesi veramente potente, per chi
proviene come Moebius dallo stile barocco e ridondante di
righette e puntini per indicare il volume delle figure.
Sebbene possa sembrare il contrario, non è poi così facile
passare da un disegno complesso come quello dall’autore
negli anni 70 a quello così semplificato adottato in questa
storia “ i miei due poli sono Tintin (Hergè ) e Vuzz (
Druillet )” dichiarò Moebius a Numa Sadoul in una lunga
intervista. Come dire che il suo stile si sposta tra due
limiti: da una parte la semplicità estrema di Hergè,
l’inventore della linea chiara, dall’altra la complessa
visionarietà di un autore, Druillett che con opere come Vuzz
e Lone Sloane ha dato una fortissima scossa al mondo del
fumetto francese anni ’70 modificando in maniera allo stesso
tempo elegante e fortemente espressiva l’approccio al layout
della tavola a fumetti, e al racconto stesso.
Proprio il suo esempio ha spinto anche Moebius a gettarsi
nell’avventura di raccontare storie veramente diverse.
Quindi con questa storia Moebius
compie un grosso balzo verso una maggiore semplicità
stilistica e dimostra che con poco, con una sola linea, si può
dire veramente molto.
E raccontare una storia semplice che lasci passare molta
energia.
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Articolo
a cura di Daniele
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Per
le immagini : © 1985 Mœbius, Aedena - Paris ;
per
l'edizione italiana : © 1986
- Milano Libri Edizioni
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Risoluzione
consigliata : 1024x768 ; colori : true color (32 bit) |
Ultima
modifica :
16/03/08 11.31.23 |
Tutto
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