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      Il mondo di  
      Edena :   
      
      Sulla Stella, 
      nascita del mondo di Edena, trama, protagonisti, simboli, analogie, 
      disegnii, nell'articolo di 
      
      Daniele 
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      >
      Stardom , il sito ufficiale di Moebius 
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      Alessandro Editore , il sito ufficiale dell'editore di molte opere
      di Moebius 
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      Edizioni Di , il sito ufficiale dell'editore del ciclo
      "L'Incal" e "Prima dell''Incal" 
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      Moebius , una scheda completa sull'autore sul sito Delos 
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      Morte ed eterno ritorno nell'Incal , un interessante articolo sul
      sito Ultrazine 
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                            Moebius:
                              Il mondo di Edena. Capitolo 1 : Sulla Stella | 
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                         I protagonisti, i simboli, le 
                        analogie, il disegno   | 
                      
                         
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                  La
                  nascita del mondo di Edena : 
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                | 
                   Nell’ormai lontano 1983,
                  Jean Giraud, grande maestro del fumetto francese noto nel
                  mondo soprattutto con lo pseudonimo di Moebius (dal nome di un
                  matematico tedesco ) ricevette un importante, ma inusuale
                  commissione :realizzare un portfolio per una brochure non
                  destinata al mercato, per conto 
                  della casa automobilistica francese, Citroen.
                  Inizialmente si doveva trattare di un semplice portfolio di
                  illustrazioni, in cui il disegnatore avrebbe dovuto illustrare
                  la sua visione di Citroen : Citroen, vista da Moebius. 
                  Ma la cosa andò parecchio oltre. I notissimi “chevrons”
                  elementi che contraddistinguono 
                  il marchio Citroen, ispirano a Moebius l immagine di 2
                  astronavi, che viaggiano nell’immensità dello spazio e
                  stuzzicano in lui il desiderio di far nascere “una storia,
                  disegnata semplicemente, ma che lasci passare molta energia“. 
                  Già da tempo Moebius perseguiva anche in lavori precedenti lo
                  scopo di ottenere una sintesi stilistica che gli permettesse
                  di esprimere molto, con il minor numero di linee possibili,
                  sempre nell’ambito del suo approccio al disegno, ma la sua
                  ricerca non si riduce solamente allo stile,ma impegna tutta la
                  vita dell’artista.. 
                  Infatti, proprio nei primi anni 
                  80, assistiamo ad un mutamento nell’intero approccio
                  alla vita da parte di Moebius. Giraud aderisce al fantomatico gruppo Isozen, diretto da
                  “Ios“ alias Jean Paul Appel Guery e presto si trasferisce
                  con tutta la famiglia a Tahiti.
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                   Moebius
                  allarga la sua visione del mondo verso un concetto che
                  potremmo definire cosmico e mistico allo stesso tempo. 
                  Ios afferma di guidare i suoi seguaci al contatto con esseri
                  alieni, al “viaggio nello spazio” non si sa quanto reale o
                  immaginario, Il tutto immerso però nella lussureggiante e
                  splendida realtà di un isola che ricorda molto da vicino
                  l’immagine che tutti noi abbiamo dell’Eden, il paradiso
                  terrestre. 
                  Sebbene potenzialmente molto pericoloso anche per lo stesso
                  Moebius  ( che si
                  libererà di alcuni effetti negativi solo anni dopo ) un
                  approccio alla vita con queste premesse gli apre orizzonti mai
                  intravisti prima, sia sul piano tematico che stilistico. 
                  Nasce così la storia “Sulla Stella” primo capitolo del
                  ciclo "Il mondo di Edena".
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                    La
                  trama :  | 
               
              
                
                  
                    
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                         In
                  Sulla Stella troviamo due personaggi principali, Atan e Stel 
                        dall’aspetto parecchio androgino, asettico, piuttosto
                  artificiale. Infatti la sessualità femminile di Atan e
                  maschile di Stell si riesce a malapena ad intuire e nei
                  dialoghi parlano come se fossero ambedue maschi. Atan , di cui
                  sappiamo anche il cognome, Belfontana e Stel sono due
                        astronauti (vignetta 2,pag.2,
                        Stel e Atan).Li
                  troviamo infatti a bordo della capsula Atoris nel tentativo di
                  rientrare su Ramdam,
                  città-raffineria spaziale costruita
                  all’interno di un asteroide in orbita attorno al 
                  pianeta Palla da Biliardo, parecchio somigliante a Giove. L’Atoris 
                        è a   | 
                      
                         
                        
                         
                        
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                   corto di carburante, e 
                  quindi
                  i due devono assolutamente rientrare, ma dalla
                        base non ricevono alcuna risposta. Cosa può essere
                        successo? Notano un interferenza, un segnale molto
                        strano. forse proveniente dal pianeta (vignetta
                        3,pag. 2). Rientrano
                        comunque su Ramdam, ma all’interno non trovano più
                        nessuno. Nella sala comandi della base, i due tentano d
                        capire cosa stia accadendo, ed ecco che una nuova e
                        potente interferenza arriva (vignetta
                        6, pag. 7). 
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                         Stel
                        e Atan si accorgono che ora l’asteroide ha abbandonato
                        la sua orbita ed è attratto verso il gigantesco
                        pianeta.
                        Stell, esperto pilota e meccanico riesce a 
                        pilotare l’asteroide che è dotato di
                        retrorazzi in modo da rientrare incolumi su Palla di
                        Biliardo, con un rocambolesco atterraggio (vignetta 2+3 pag. 11). 
                        I
                        due ora si ritrovano sulla superficie del pianeta,
                        che tiene fede al suo nome! È infatti un pianeta
                        desertico, completamente privo di rilievi montuosi,
                        almeno apparentemente, e quindi, come i due
                        protagonisti, piuttosto asettico. Si potrebbe dire anche
                        noioso.”Non male, non male” dice Atan, “Non male,
                        ma piatto!” risponde Stel piuttosto desolato (vignetta
                        6, pag. 14).  | 
                     
                   
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                         Soli, messi a confronto con loro stessi, Stell e Atan, sono costretti ad entrare in relazione con un mondo che
                  non sembra essergli ne’ amico ne’ ostile, ma sembra piuttosto
                  essere enigmatico, misterioso. Improvvisamente, Atan
                        nota sull’orizzonteuna enorme luce pulsante, non si sa
                        quanto distante, che sembra chiamarli. Ora i due hanno
                        un obiettivo, un punto di riferimento. Sembrano
                        perfino dimenticare i loro problemi e non porsi più
                        quesiti sulla loro sopravvivenza: Stell cerca
                        all’interno del Ramdam un mezzo di trasporto, ed ecco
                        che trova una Citroen del 1938, terrestre. Un vero pezzo
                        da museo! (vignetta 6,pag.
                        18). 
                        Stel
                        e Atan partono così verso 
                        l’avventura, verso la luce , misteriosa e ignota, 
                        proprio come ogni avventura che si rispetti deve essere. 
                        Sono forse destinati a qualcosa d’incredibile?  | 
                     
                   
                 | 
               
              
                
                  
                    
                      | 
                         "sento che andiamo verso qualcosa di straordinario", afferma Atan (vignetta
                        4,pag. 20).  
                        Dopo ore e ore di viaggio ,arrivano finalmente nei
                        pressi di un’enorme piramide blu, talmente enorme che
                        lungo i suoi lati sorge un’intera citta, fatta d
                        astronavi che si sono fermate lì, forse da molto tempo,
                        dato che la maggior parte è ormai in rovina (vignetta
                        1,pag. 23). 
                        Aiutati da un Denebiano, una sorta di robot molto
                        antico, vengono condotti all’interno della città, nella
                        quale convivono tutte le
                        
                        razze
                  conosciute della galassia e dove ritrovano anche i membri che
                  consideravano scomparsi dall’interno del Ramdam. Si scopre
                  anche che molti abitanti della città che si chiama Staeda-Fè
                  sono lì da migliaia di anni.    | 
                      
                         
                        
                         
                        
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                         Pare infatti che la 
                        piramide emetta radiazioni in grado di prolungare, 
                        rendendola quasi eterna, la vita di chi si trova presso 
                        di essa. Ma
                  cos’è questa piramide? Una costruzione? Un tempio? Un
                  monolito? Chiaramente
                  nasconde un’intelligenza,chiaramente nasconde un
                        mistero che finora nessuno è stato in grado di
                        risolvere. Stel, improvvisamente, sente un’ impulso
                        irrefrenabile, un richiamo a cui non può sottrarsi,
                        deve andare verso la piramide, la deve toccare. Come per
                        magia Stel oltrepassa il confine della piramide,
                        completamente priva di aperture, penetrando al suo
                        interno (vignette 4+5+6,
                        pag. 29). 
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                         Le
                        ore passano. Dall’esterno la piramide emette enormi e
                        complessi bagliori di luce. Stel ritorna a notte fonda,
                        rivelando a tutti che la piramide non è altro che una
                        immensa nave stellare, incaricata di trasportare un
                        campione di ogni essere pensante della galassia …su Edena, leggendario e mitico pianeta- paradiso. (vignetta
                        6, pag. 32). 
                        La mattina dopo Stel entrerà
                        all’interno della piramide. Essa attendeva proprio
                        lui, il pilota,l’unico
                        predestinato, in grado di guidarla. L’enorme prramide
                        decolla, emettendo dal fondo raggi 
                        che attraggono al suo interno gli abitanti di Staeda-Fè, con una forza ascensionale irresistibile (vignetta
                        2, pag. 34). 
                        La piramide che ora ospita al suo interno ogni esemplare
                        di  qualsiasi
                        razza parte dello spazio, e si divide in due elementi,
                        gli chevrons della Citroen che partono verso
                        l’infinito, destinazione Edena.  | 
                      
                         
                        
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                   Articolo
                  a cura di  Daniele 
                   
                 | 
               
              
                
                  
                    
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                         I protagonisti, i simboli, le 
                        analogie, il disegno   | 
                      
                         
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                  Per
                  le immagini : © 1985 Mœbius, Aedena - Paris ;  
 per
      l'edizione italiana : © 1986
                  - Milano Libri Edizioni 
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