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OTAKU,
i giovani perduti del Sol Levante |
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La copertina : |
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> Autori : Di Massimiliano Griner e Rosa
Isabella Furnari
> Editore :
Castelvecchi,
1999, 160 p., Lit. 18000,
(ISBN: 88-8210-099-5)
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Una
breve introduzione, tratta dal libro :
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Ispiratore dell'immaginario contemporaneo (quanto e forse ancor più degli stessi
Stati Uniti), il Giappone è, tra i paesi "ad alta tecnologia", quello che
più di ogni altro ha dovuto rispondere in tempi brevi al fenomeno della moderinzzazione.
Ricca, avanzata, irreprensibile soltanto in apparenza, la civiltà nipponica è
attraversata in realtà da profonde contraddizioni, inquitudini e malesseri che ne
smentiscono la presunta solidità. L'ultimo e allarmante prodotto di questa difficile
transizione è costituito dalla generazione degli otaku.
Collezionisti devoti e maniacali, feticisti dell'immagine, esteti della
"serialità", i giovani otaku abitano una dimensione "altra" in cui
l'universo dei manga, dei videogiochi, del sesso mediatico sosituisce ogni principio di
realtà.
La totale immersione in un'esistenza virtuale e autoconclusa fa di questa nuova
categoria umana lo specchio dell'attuale crisi giapponese, la vittima sacrificale del
mancato appuntamento tra valori moderni e le radici della tradizione feudale.
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Un bel libro, completo e complesso, in alcuni casi irritante perchè mette a nudo
certe verità e i limiti di un mondo che mi ha sempre attratto, per le sue tradizioni e
per i suoi manga e anime. Mi piacerebbe non fosse così ma i fumetti che leggiamo sono il
frutto di una società che, in parte, è descritta in questo libro.
La sensibilità, i sentimenti espressi in molti manga sono il frutto di una vita
sociale, di una scuola che da sempre cercano di uniformare, di costringere l'individuo ad
inserirsi nella collettività imponendone i valori e imbottendolo di conoscenze, di
nozioni da imparare a memoria.
Il libro propone un studio ampio, dato che la definizione stessa di otaku è
difficile e comprende tipologie di giovani molto differenti tra loro, divisi tra
isolamento e socializzazione. Vengono trattati i differenti mondi nei quali gli otaku si
muovono, comunicano, collezionano, consumano e casi di otaku famosi.
La bibliografia è completa, piena di spunti interessanti.
E ora qualche
appunto.
Gakureki shakai : società meritocratica scolastica. Parola che indica la scuola e la sua
politica dell'educazione.
Kapuseru ningen : uomo-capsula. Si intendendo i giovani che, tramite le nuove tecnologie,
hanno eretto un muro per separarsi dal mondo esterno (già dal 1975).
Moratorium ningen : i "giovani della moratoria", i primi otaku
(1986).
Joseito : studentesse liceali, in divisa alla marinaretta (vedi Sailor Moon) e
sono il fulcro dell'immaginario erotico giapponese. Si è sviluppato un mercato di
uniformi e biancheria usata dalle joseito, riviste con fotografie di ragazzine
con le divise slacciate o nude. Le ragazze arrotondano le loro mancie vendendo i
loro "articoli" in negozi specializzati dove è possibile acquistare (NON ci
posso credere) :urina, unghie, assorbenti usati, saliva.
Enjo-kosai : letteralmente "relazioni sessuali in cambio di benefici" e si
intende la relazione tra una ragazza minorenne e un uomo di mezza età che la mantiene.
In Giappone la relazione sessuale con una minorenne non costituisce reato,
se la minorenne ha compiuto 13 anni ed è consenziente.
Aidoru : sono giovanissimi ragazzi e ragazze lanciati sulla scena televisiva e
musicale. Costruiti dal marketing vengono "consumati" in pochissimo tempo
(l'aidoru virtuale è
Kyoko
96).
Kamera kozo : sono giovanissimi fotografi clandestini che scattano fotografie di
indumenti intimi delle aidoru, per collezionarle o venderle alle riviste specializzate.
Scattano foto di due tipi :panchira e panmoro. Nelle prime si vede solo una parte delle
mutande mentre nelle seconde si vedono interamente.
Komiketto : la fiera del fumetto amatoriale giapponese, nata nel 1975 e diventata un
successo di pubblico incredibile. E' frequentato soprattutto da ragazze, che presentano i
loro lavori e che costituiscono il pubblico, i fan club.
Yaoi : genere manga preferito e autoprodotto dalle ragazze del komiketto,
letteralmente "senza arco narrativo",che ha come protagonisti giovani maschi,
coinvolti in storie omosessuali a sfondo romantico.
Rorikon : genere manga che ha come protagoniste bambine.
Bishojo : genere manga che ha come protagoniste studentesse liceali, le joseito.
Come per il genere rorikon i disegni sono di basso livello artistico e le storie pretesti
per proporre sesso esplicito senza censure.
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Per
le immagini e l'introduzione tratta dal libro:
© CASTELVECCHI Editoria & Comunicazioni Srl, Roma
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Risoluzione
consigliata : 1024x768 ; colori : true color (32 bit) |
Ultima
modifica :
10/03/08 22.27.29 |
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il materiale (immagini, testi, marchi) qui riprodotti hanno il
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