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Berserk,
di Kentaro Miura |
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Dall'inizio alla prima eclissi
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Un
uomo avanza nella notte, imponente cammina avvolto nel suo
mantello sotto la pioggia. Una cittadina, il castello come
sfondo, tenebre ed aria viziata dalla corruzione. Non possiamo
percepirla ma è lì. La taverna e 4 soldati dai modi poco
garbati, intenti a sfogare i propri bassi istinti su una
ragazzina, la cui unica colpa è quella di essere circondata
dalla codardia. Una freccia, due, tante. Una spada.
"Era un oggetto troppo grande, troppo pesante e troppo
grezzo per essere chiamato spada"
Un corpo vola dimezzato in due porzioni di spazio differenti,
mentre la lama spacca la spessa pavimentazione. Il guerriero
delle tenebre, l'uomo che porta il marchio, ben più di una
bizzarra cicatrice, guercio, con una protesi di ferro al posto
del braccio sinistro. Colui il cui odio raggiunge vette
inconcepibili e che si muove nell'ombra, ci appare
dimostrandoci forza bruta e ferocia, nessun rimorso, neanche
l'ombra di una piccola esitazione. È il principio, o forse
solo uno dei tanti passaggi oscuri, di una vita destinata al
sacrificio perenne. Di seguito, tutto d'un fiato, lo stesso
losco figuro antitesi di ogni benevolo paladino, guadagnerà
in maniera del tutto involontaria la compagnia di un elfo che
porta il nome di Pak(Creatura reietta e bistrattata per un
luogo crudele, in cui vigono poche regole e sono del più
potente), assisterà senza battere ciglio alla morte truce di
due gentili viandanti, caduti per mano del suo stesso incubo,
una forza oscura e molteplice che può trovarlo ovunque, per
poi scontrarsi contro una massa ben agguerrita di soldati,
apparentemente non all'altezza della massiccia spada e della
furia cieca del guerriero misterioso che porta il nome di
Gatsu.
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Scampato
alla cattura o peggio ancora alla morte, dopo aver
sconfitto e sfigurato tale lord Zondark, il guerriero
inseguito dal fato, troverà scampo in un rifugio
segreto, aiutato da un misterioso individuo orribilmente
mutilato, che vede in lui, la straordinaria macchina da
guerra in grado di uccidere il conte suo
carnefice(l'uomo dirà poi di chiamarsi Vargas,
raccontando la sua storia, le sevizie del conte a danno
dei suoi cari, e di essere fuggito simulando la sua
morte) Egli è in possesso di un misterioso oggetto il
Bejelit, molto familiare a Gatsu, e motivo di ricordi
dolorosi che vengono appena accennati. La trama procede
miscelando al meglio mistero ed esplicazioni più che
eloquenti. Il conte, molto diverso in realtà dal suo
aspetto del tutto innocuo, rivelerà direttamente la sua
natura, donando un po' della sua non umanità ad uno
Zondark ormai accecato dall'ira e tramite il quale
sbarazzarsi di un nemico pericoloso. Un altro scontro
cruento, la morte di un nemico semi immortale, e la fine
previo decapitazione di Vargas, lo sfortunato superstite
schierato dalla parte del guerriero completano il
disegno iniziale che ci introduce alla fine dell'inizio.
In un turbine di eventi tutti strettamente correlati,
verrà introdotto il personaggio di Teresia, figlia
docile ed infelice del conte, alla quale verrà regalato
in una apposita gabbietta, Pak la cui cattura definisce
l'unico breve siparietto comico in questa prima parte
della storia, e dopo aver ruotato attorno ad una sortita
facilmente ipotizzabile, le tavole ci conducono proprio
nei meandri del castello, dove una cinquantina di
soldato si riveleranno poca cosa, per colui che
decisamente sembra in grado di affrontare senza batter
ciglio, avversari decisamente più ostici. Il conte è
Gatsu sono faccia a faccia, l'immortalità ed il dono
ricevuto dalle tenebre del primo sembrano prevalere
sulla forza del secondo, che come sostiene lo stesso
conte, è pur sempre un essere umano.
La
violenza dello scontro(dettata anche dalla mutazione del conte
in una specie di lumacone gigante), dopo aver messo a
soqquadro il castello, prenderà una piega inaspettata, grazie
proprio a Teresia, che presa da Gatsu, il quale intuendone il
potenziale come ostaggio non si pone alcuno scrupolo nel
puntarle un coltello alla gola, rivelerà un fatale punto
debole del conte, che capitolerà sotto gli imponenti colpi
del cannone che Gatsu porta nel suo braccio artificiale(non è
un errore di battitura) e della massiccia spada in grado di
distruggere qualunque cosa. Dopo aver infierito sulla carcassa
immortale del mostro inumano, Gatsu ormai privo di forze,
perso nei suoi pensieri, che pare non voler condividere con
nessuno, dovrà affrontare una nuova fatica. Il bejelit
rispondendo al grido di dolore del conte, trasporta l'ambiente
circostante in una dimensione parallela, dove si riveleranno
coloro che il guerriero nero stava cercando.
I 5 della mano di Dio, entità superiori pronte ad
esaudire la volontà del conte, quella di restare in vita
a tutti i costi. Proprio per questa ragione, la presenza
di succitate divinità, non creerà cinque avversari a cui
opporsi materialmente, poichè nel loro spietato disegno,
tutto ciò che conta è ricevere un sacrificio, qualcosa
che possa soddisfarli e non affrontare direttamente dei
potenziali nemici. Gatsu, trattato con sufficienza, farà
leva su tutte le forze residue sino a giungere ad un
palmo da Pehmt, colui che chiama però Grifis e che pare
conoscere bene.
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Tuttavia, il suo
marchio reagendo all'autorità ultraterrena lo farà
capitolare senza nemmeno la possibilità di vibrare un
singolo colpo. Il conte comunque soddisfatto, verrà
posto di fronte ad un crudele dilemma, sacrificare la
propria adorata figlia e rinascere, oppure perdere la
propria dannata esistenza, patendo sofferenze eterne. Un
breve flashback farà rivivere al conte il passato, il
tempo in cui viveva felice e regnava da vero sovrano
dedito alla giustizia. Un giorno al suo ritorno da una
campagna contro gli eretici, lieto di poter abbracciare
la propria famiglia, dovette assistere ad un grande rito
orgiastico, in cui la sua stessa consorte, avvinghiata
ad un capro satanico elogiava la magnificenza delle
tenebre. Preso dal furore, fece scempio di tutti i
presenti, e dalla grande disperazione che ne conseguì,
il flusso del Karma previo il bejelit condusse i 5 da
lui. La moglie, colei che tanto aveva amata, venne
sacrificata in cambio della nuova vita, che però stava
ormai per spezzarsi. Teresia, presente e quindi ora
consapevole di tale orrore, resta comunque ai margini
della vicenda, palesemente impotente ed anche poiché
Gatsu è vivo, distrutto ma vivo.Mentre l'attenzione di
tutti è focalizzata su quella che sarà la scelta dello
sconfitto discepolo, la richiesta rivolta a Pak di
curargli il braccio, lascia facilmente supporre quali
siano le sue intenzioni. Assistiamo dunque ad un secondo
flashback in cui Gatsu da ragazzino, steso in mezzo ai
cadaveri dopo la battaglia, parla con un giovane
dall'immenso fascino e con un grande sogno. Costui non è
altri che Grifis in persona, ma ben diverso dalle
fattezze di Phemt. Poche tavole per un passato sempre
più intriso di puro mistero, e poi la conclusione. Il
conte, esitando causa il profondo amore per Teresia
verrà condannato, e mentre un turbine di anime perdute
porterà via i sacrificati, Gatsu sparerà una cannonata
verso gli acerrimi nemici, che senza subirne le
conseguenze, scompariranno così come sono venuti.
Tornati al presente, ci rendiamo conto di non sapere
davvero molto, sul protagonista di una vicenda dai toni
sempre accessi e carichi di vitale persistenza. Teresia
giurando vendetta nei suoi confronti scompare
definitivamente dalle scene, mente Gatsu, recuperato il
mantello parte per un viaggio dalle infinite mete,
seguito da Pak, seriamente intenzionato a non lasciare
il burbero amico. Le tante domande sulla vicenda,
sembrano destinate a trovare risposta concreta nei
successivi capitoli, fulcro della storia, trasposti in
25 episodi per la felicità(più o meno visti i
risultati)dei fan. Una compagnia di mercenari, avanzando
nei pressi di un albero da cui pendono forche ed
impiccati, troverà un bambino appena nato ed
apparentemente morto.
Il
bambino non è altri che il nostro Gatsu, raccolto da Sys, la
donna di Gambino, figura carismatica ed amante di lei, che le
farà tenere il neonato seppur con qualche riserva. Tre anni
dopo assisteremo alla morte della donna, che contagiata dalla
peste, troverà conforto in Gatsu sino ai momenti finali, il
conseguente avvicinamento a Gambino, le prime avvisaglie di
una convivenza, felice solo nell' apparenza, ed il contatto
ravvicinato coi campi di battaglia. Giovanissimo, Gatsu
comincerà ad apprendere i rudimenti della scherma,
maneggiando spade ben oltre la sua portata(ricordate il blocco
di ferro massiccio che si porterà dietro in futuro?) e vivrà
esperienze cariche di significato ma anche profondamente
traumatiche, come lo stupro da parte di Donovan un mercenario
della stessa compagnia, che pagando Gambino si sollazzerà con
il giovane per una notte(Gatsu regolerà poi i conti
uccidendolo con una balestra, e continuando a voler credere di
non esser stato venduto).
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Le
cose, seppure comparate alla vita dei mercenari
parrebbero andare per il meglio, ma il destino beffardo
sempre in agguato, porta via una gamba del genitore
adottivo del protagonista, che ormai guerriero provetto
dovrà provvedere per entrambi. Una sera, ubriaco e
carico di rimorsi, Gambino aggredisce Gatsu,
esasperandolo con le parole più che con i deboli
attacchi di chi non ha nulla da chiedere alla vita. La
spada di Gatsu nella sua gola, la tenda che brucia ed
una fuga da tutto ciò che possedeva, un precipizio ed
il dolce canto della morte, a stuzzicare un essere che
per quanto giovane ne ha ingoiato troppo di sangue. Ma
la volontà, troppo forte per essere annientata dalle
avversità, ci porta avanti nel tempo. Gatsu è
cresciuto, e mentre prosegue nella ricerca solitaria del
senso della sua vita, collezionando scontri e vittorie,
si imbatte in una compagnia di ragazzi in alcuni casi
addirittura più giovani di lui. Tre di loro tenteranno
di rapinarlo con conseguenze disastrose, e prima che
persino una delle combattenti più valide dell'intera
armata(Una deliziosa brunetta di nome Caska) capitoli
sotto lo spadone del giovane guerriero errante, il
capitano della compagnia dotato di tecnica straordinaria
interverrà per fermare Gatsu. Stordito, il protagonista
riprenderà conoscenza alcuni giorni dopo, realizzando
di aver condiviso il letto proprio con Caska(ma solo per
scaldare il suo corpo) su ordine di Grifis.
La
ragazza, già astiosa e palesemente contraria alla sua
presenza, diventerà sempre più importante nelle vicende
della serie, fino a divenire la protagonista femminile della
vicenda.
Il nostro protagonista, invitato a far parte della sua
armata, risponderà con la spada intenzionato a prendersi
una considerevole rivincita, ma per la seconda volta
dovrà capitolare sotto i l'abilità incredibile di un
Grifis sempre più convinto della sua scelta. Dopo essere
stato reclutato, Gatsu dovrà ambientarsi, ma spada al
fianco egli affronterà le sue notti sempre nella stessa
maniera, solitario e pieno di dubbi circa una esistenza
priva di sogni.
Nei
capitoli successivi, l'autore non fa che accrescere il
rapporto di stima ed amicizia che nasce sinceramente tra Gatsu
e Grifis, elogiando le eccezionali doti strategiche del
secondo, che pian piano, costruendo il suo piccolo impero un
mattone dietro l'altro, vedrà il suo sogno prendere vita in
maniera sempre più consistente. La vita dei due scorre
serenamente, coronata da trionfi sempre più concreti,
grazie anche ai personaggi di contorno, quali Pipin,
Judo, e Rickert, che contribuiscono alla vittoria della
squadra denominata dei falchi, ed al suo ruolo di
rilievo nella guerra delle Midlands.
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Di particolare
rilievo, la parte in cui Grifis mostra a Gatsu il
Bejelit, quale suo portafortuna, e ribadisce di voler
coronare il suo sogno ad ogni costo, a prezzo di
qualsiasi sacrificio. Il tempo passa anche nei fumetti,
e Gatsu divenuto ormai un guerriero di un certo
livello(la cui stazza raggiunge ormai dimensioni di
tutto rispetto), punto nevralgico della squadra dei
falchi, comandante e fulcro delle strategie di Grifis(ma
sempre in totale disaccordo con Caska)vive il primo di
quelli che saranno una serie di incontri clou per il suo
destino. Alle porte di un castello ormai apparentemente
espugnato, si attende pazienti il ritorno di diversi
uomini mandati al suo interno.
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Solo
uno rivedrà la luce, per poi morire tra le braccia dello
stesso Gatsu, motivato più che mai ad affrontare l'entità
che si nasconde tra i bui corridoi del maniero, ignorando ogni
ammonimento circa tale essere, identificato all'unanimità
come Zodd l'immortale(il nosferatu Zodd), farà il suo
ingresso in solitaria. Il futuro guerriero nero, impegnandosi
al massimo nello scontro, farà rivelare a Zodd la sua vera
forma e la sua forza inumana e spaventosa. Grifis, intervenuto
nella battaglia spalleggiato dagli altri uomini, aiuterà
Gatsu a colpire l'invincibile mostruoso essere, ma il
risultato comunque scontato vedrà i due capitolare
miseramente sotto i colpi del potentissimo avversario. Prima
del colpo di grazia, la visione del Bejelit frenerà Zodd che
parrebbe conoscere bene quell'oggetto ed un più ampio disegno
ad esso correlato. Volando via, risparmierà la vita ai due
lasciando a Gatsu una funesta profezia legata alle sorti
dell'amico ed al suo stesso destino. Dopo essersi ripresi,
Grifis e Gatsu avranno modo di rivedersi, per scoprire quanto
profondo sia il loro legame.
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Articolo
a cura di Steven
Lurex |
Per
le immagini : © Kentaro
Miura, Hakusensha, Inc., Tokyo;
per l'edizione italiana :
©
1996-2003
Panini S.p.a.
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modifica :
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