Enki Bilal è nato nel 1951 a Belgrado, da madre ceca e padre bosniaco il quale, dopo aver combattuto per Tito, si è rifiutato dl iscriversi al partito unico.
Dal `61 Bilal è a Parigi, dove impara il francese anche grazie al fumetti, come Tintin, Spirou, Pilote. Frequenta la Scuola Normale Superiore di Belle Arti e coltiva la passione per il disegno, tanto da vincere un concorso della rivista Filate nella quale intraprende un lungo apprendistato.
Negli anni `70 si impone come illustratore per le migliori testate di settore e dalla lunga collaborazione con lo sceneggiatore Pierre Christin nascono molti album importanti, tra cui Los phalanges de l'ordre noir (1978-79) e Partie de chasse (1981-82). Nei primi annI `80 esce anche il primo volume della trilogia Nlkopol di cui è anche sceneggiatore, La foire aux immortals, seguito da La femme piège e infine, nel 1992, da Froid equator, che vince il premIo come miglior libro dell'anno assegnato dalla rivista Lire.

Nell'89 collabora con il regista Alain Resnais per il  manifesto del film Mon oncle d'Amerique e quindi per le scenografie di La vie est un roman, ma firma anche la sua prima regia con Bunker Palace Hotel, con Jean Louis Trintignant, Carole Bouquet, Maria Schneider.
Oltre al cinema, lavora e sperimenta con la fotografia, la scultura, la pittura, la pubblicità. Tra il 1990 e il 1991 realizza, insieme al suo gallerista Christian Desbois, il progetto "Transit", creazione di oggetti tra il merchandising e l'originale d'autore, e una seriedi "lavori in transito" tra immagini e racconti, con alcuni scrittori.
Realizza quindi le scene e i costumi per l'opera contemporanea O.P.A. Mia di Denls Levaillant e nel `90 del balletto Romeo e Giulietta messo in scena da Angelin Preljocaj. Nel `94 espone una serie di opere di acrilico su tela, e disegni a matita e pastelli, pubblicati nel libro Blue Sang. NeI 1996 firma il suo secondo lugometraggio Tykho Moon con Trintignant e JuIie Delpy.
Nel 1998 Infine, pubblica Il sonno del mostro, che esce contemporaneamente in 14 Paesi. Novantanove disegni dell'album sono stati esposti, fra settembre e novembre, alla galleria parigina di Christian Desbois.
Il 3 dicembre 1998 esce il catalogo della mostra "Enki Bilal, Visioni di Fine Millennio", tenutasi a Milano fino a febbraio 99.