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La trama :

Come gli altri episodi, anche il terzo si apre sulla scena del Meta-bunker e dei due robot. Tonto, dopo aver riparato le malefatte dell’altro, riprende il racconto.
Aghnar si sta ancora riprendendo dall’operazione di innesto delle protesi quando arriva sul pianeta un cybercetaceo Shabda Oud che trasporta le sacerdotesse incaricate di esaminare il presunto ermafrodita.
L’intera famiglia combatte contro di loro e trionfa ma a un costo altissimo: Honorata deve abbandonare marito e figlio che sono costretti a fuggire dal loro pianeta.
Il cuore della ex-sacerdotessa è infatti una bomba H che le sue superiore non esiteranno a far esplodere non appena sapranno l’accaduto, distruggendo l’intero mondo.
Othon, poi, ha i polmoni irrimediabilmente danneggiati dallo scontro e decide di dare un senso alal sua morte inaugurando l’usanza del duello a morte padre-figlio per stabilire chi sia il miglior combattente (ah! Caro Freud, chissà cosa diresti tu!!)
Aghnar uccide il padre dopo avergli giurato di vendicarsi delle sacerdotesse e comincia una nuova vita sull’inospitale pianeta dove si era rifugiato quando era fuggito con lui, abitato da scimmie volanti e dotate di intelligenza.
Scoprirà di essere la ‘risposta’ ad una profezia di quel popolo che raccontava di come un giorno un condottiero li avrebbe portati sul pianeta-diamante.
Effettivamente Aghnar ce li porterà, usandoli come esercito contro le Shabda Out e i loro ceta-cyborg.
Così come userà la principessa Oda, di cui si è innamorato non appena ne ha visto l’ologramma.

Recensione a cura di  Federica

Per le immagini :© 1999 Alessandro Editore Srl, Bologna
© 1995 Humano S.A., Genève  © Juan Gimenez e Jodorowsky