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La casta dei Meta-Baroni : Testa
d'Acciaio il Nonno |
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La copertina : |
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>
Disegni : Juan Gimenez
> Soggetto : Alexandro Jodorowsky
> Editore : Alessandro Editore
> Data : 1999
> Prezzo (di cop.) : 29.000 Lit
> ISBN : 88-8285-027-7
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La trama : |
Il capitolo si apre
sul duello tra Aghnar e il figlio Testa d’Acciaio
supportato dalla madre-nonna Oda/Honorata.
Distrutto dalla morte della moglie e dall’inganno della madre,
Aghnar ha infatti venduto i suoi servigi al popolo
extragalattico degli Pthaguri che voglio sterminare la razza
umana per prendere possesso della galassia. Oda/Honorata e suo
figlio/nipote Testa d’Acciaio offrono quindi i loro servigi
all’Impero per difendere la galassia.
Aghnar vince il duello con il figlio ma, prima di essere ucciso,
Testa d’Acciaio prende in ostaggio la madre/nonna e minaccia di
farla a pezzi se il padre non si dichiarerà sconfitto.
Oda/Honorata, ferita nel corpo e nell’anima dal comportamento
del figlio/nipote, lo disconosce e si unisce ad Aghnar per
morire con lui e con gli Pthaguri in un suicidio collettivo.
Ma già durante i festeggiamenti per lo scampato pericolo, mentre
Testa d’Acciaio si è già ritirato nel suo bunker, ecco mostrarsi
una nuova minaccia per l’Impero: esseri cerebrofagi hanno
trovato un collegamento tra il loro universo e il nostro e hanno
attaccato l’astronave imperiale, uccidendone tutti i passeggeri.
E’ dunque il figlio/figlia della coppia imperiale, nuovo
imperatoretrice a richiamare Testa d’Acciaio perché salvi
l’intera galassia.
Testa d’Acciaio accetta in cambio del blasone dell’alta nobiltà,
uccidendo l’unico membro del consiglio che gli si oppone: Don
Nicanor Rosamel de Rokha, Presidente dei Troglosocialik,
difensore dell’antica ecologia.
Vinti i vampiri succhiacervello, infatti, il metabarone atterra
segretamente su Filodendra, il pianeta di Don Nicanor e lo
assassina, distruggendo con lui un albero – detto ‘innalzato’ –
vecchio di 250.000 anni, le cui foglie sono in realtà uccellino
dal canto celestiale, l’unico esemplare in tutta la galassia.
La figlia di Nicanor, però –Dona Vicenta Gabriela – ne
vendica la memoria opponendosi al conferimento del blasone a
Testa d’Acciaio e denunciandolo come assassino.
Il metabarone, offeso nel profondo dalle parole della donna che
lo definisce ‘macchina senza sentimenti’, indegno della sua
stessa casta, si fa un punto d’onore nel conquistare la donna
che tanto lo disprezza.
Nella sua ricerca di chi gli possa insegnare cosa sia l’amore,
Testa d’Acciaio incrocia il poeta Zaran Krleza, il cui
spirito aspetta da 5000 anni di reincarnarsi nel corpo di colui
che saprà vincere il terribile ottotigre posto a guardia del suo
palazzo, senza usare la violenza.
Ed è un omaggio al mito di Orfeo il modo in cui Testa
d’acciaio vincerà la belva: la ammansirà infatti, facendola
cadere addormentata, con il suono della corda dell’aro senza
frecce che è l’unica arma che Krleza gli ha permesso di avere.
Così, il corpo senza testa del metabarone e la testa senza corpo
del poeta si uniscono per formare finalmente un essere umano
completo (coem ogni manuale di psicologia ci insegna che debba
essere). |
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Il
nuovo metabarone è innamorato di Dona Vicenta, non più soltanto
desideroso di vincerne la resistenza per un personale
puntiglio,e per conquistare la donna a cui ha ucciso il padre,
le porta l’unico altro innalzato esistente nell’universo.
Piantato sulle rovine del precedente, il nuovo e ancor più
bell’albero riecheggia del canto di milioni di uccellini Diukas.
Vicenta si innamora a prima vista di Melmoth (come
l’unione di Testa d’Acciaio e Krleza ha deciso di chiamarsi), ma
quando scopre chi è in realtà preferisce uccidersi piuttosto che
amare l’assassino del padre.
Melmoth la salva dal suicidio grazie ai suoi poteri
psichici (ereditati dallanonna sacerdotessa) ma capisce che per
avere la donna che per avere la donna che ama, gli resta da fare
un’ultima cosa: resuscitare suo padre clonandolo dalle poche
cellule rimaste.
Il redivivo Nicanor, però, ha conservato il carattere del
Presidente Troglosocialik assassinato, ma non la sua memoria e
non appena vede la figlia, non riconoscendola come tale, se ne
innamora e decide di sposarla. Melmoth la salva dell’essere
violentata dal padre ma la situazione è insostenibile: Nicanor
non intende fermarsi davanti a nulla per avere la mano di
Vicenta e Melmoth non può nuovamente uccidere il padre della
donna che ama. |
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Recensione a cura di
Federica |
Per
le immagini :© 1999 Alessandro Editore Srl, Bologna
©
1998
Humano S.A., Genève
©
Juan Gimenez e Jodorowsky
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Risoluzione
consigliata : 1024x768 ; colori : true color (32 bit) |
Ultima
modifica :
08/02/15 13.06.38 |
Tutto
il materiale (immagini, testi, marchi) qui riprodotti hanno il
solo scopo di recensione / divulgazione e non si intendono
quindi ledere i diritti di ©
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