Recensioni

Lo spazio dedicato ai commenti e alle recensioni. Scrivi anche la tua.

Altre opere

Altri fumetti di
Juan Gimenez 

Varie

Schede degli autori, articoli,saggi, links...

> La Casta dei Meta-Baroni , il sito ufficiale

> La Caste des Meta-Barons , sito francese aggiornato e ricco d'informazioni 

> Alessandro Editore , il sito ufficiale dell'editore
italiano

> Les Humanoides Associés , il sito ufficiale dell'editore francese

> Biografia, bibliografia e recensioni , di Luca Lorenzon su Fucine Mute

> Gallerie d'immagini : 1 , 2

► Fumetti  ► Juan Gimenez

Ma chi è Gangez, apparso all’improvviso all’ultimo Metabarone, dopo che avevamo visto il marchio bianco sul petto di Berard Castaka spostarsi du quello del genero Othon Von Salza?
Jodorowsky e Gimenez ce lo spiegano nell’ultimo volume della saga. Dopo una lunga intervista ai due creatori della saga, illustrata da strisce dei fumetti che li avevano influenzati nell’infanzia, loro foto a varie età, bozzetti per le illustrazioni e spiegazioni dei rimandi ai testi classici che compaiono nella saga, ecco una vera chicca: la storia dell’origine dei Castaka, in un racconto inedito. 

Il tatuaggio dei Castaka. 
Il barone Dayal di Castaka governa pacificamente il pianeta Ahour. Per motivi strategici, però, la setta dei Tecno-tecno decide di distruggere il pianeta, sterminandone l apopolazione.
Dayal, sua moglie Antigrea e le loro due figlie gemelòle – Myrtha e Narda – si salvano fortunosamente: ormai senza patria e desiderosi di vendetta sopra ogni cosa, si trasformano in pirati spaziali, causando seri problemi agli odiatissimi Tecno-tecno.
La loro temerarietà però, dopo averli portati a molti successi, li fà cadere in un’imboscata in cui Antigrea muore per salvare la sua famiglia che fugge con una navetta, con cui approda su Marmola.
Ma le peripezie dei Castaka non finiscono qui: mentre cercano di scavare uan tomba per Antigrea nel puro marmo di cui è costitutito il pianeta, vengono catturati da tre disperati che fanno a pezzi il corpo della baronessa per usarlo come esca e catturare così l’uccello Gangez, il guiardiano del pianeta e del suo segreto: il lago sotterraneo di epifite.
Il Gangez cade nella trappola ma Dayal e le figlie, approfittando della distrazione dei tre, che stanno torturando l’animale per farlo parlare, si liberano e li uccidono, non prima però che abbiano bruciato le ali al povero uccello.
Ormai in punto di morte, questi aveva mostrato ai tre l’unico punto fertile del pianeta, in cui chiede che lo seppelliscano, dando così una tomba anche ad Antigrea che giaceva dentro di lui. Percependo la nobiltà d’animo dei tre Gangez decide di rivelare loro il segreto dell’epifite, chiedendo a Dayal di ospitare la sua anima immortale, che avrebbe reso il Barone il custode del pianeta. Dayal accetta e sul suo petto compare la silhouette bianca dell’uccello, segno visibile dell’alleanza.
 

Recensione a cura di  Federica

Per le immagini :© Juan Gimenez e Alexandro Jodorowsky ;
© 2000 Les Humanoidesassocies S.A., Genève ;
per l'edizione italiana : © 2001 Alessandro Editore Srl, Bologna