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Recensioni

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Dylan Dog :

> Cosa non ha funzionato,il fallimento della espostazione di Dylan Dog in Francia; di  Camilla Patruno 

 > n°9: Alfa e Omega, di Sclavi e Roi 

 > n°25: Morgana, di Sclavi e Stano 

 > n°27: Ti ho visto morire, di Ferrandino e Roi 

 > n°37: Jekyll !, di Sclavi e Roi 

 > n°49: Il mistero del Tamigi, di Chiaverotti e Roi 

 > n°58: La clessidra di pietra, di Chiaverotti e Roi 

 > n°66: Partita con la morte, di Chiaverotti e Roi 

 > n°74: Il lungo addio, di Sclavi e Ambrosini

 > n°84: ZED,
di Sclavi e Brindisi

 > n°92: Il mosaico 
dell'orrore,
di Chiaverotti e Roi 

 > n°177: Il discepolo, di Faraci e Saudelli 

 > n°184: I misteri di Venezia, di Ruju e Stano 

 > Gli Albi Giganti 

 > Dylan Dog presenta Groucho : 

- Tutte le copertine 
- Sotto il vestito
   troppo

 

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> Eroi di inchiostro. Antonio Serra racconta Nathan Never e Legs

> Mi chiamo Dylan Dog, vita e imprese di un playboy fifone

 

Links :

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Fumetti Bonelli  Dylan Dog

Dylan Dog, l'indagatore dell'incubo  

     
     

> Titolo : Il discepolo
> Ideazione e supervisione : Tiziano Sclavi
> Soggetto e sceneggiatura : Tito Faraci
> Disegni : Franco Saudelli
> Copertina : Angelo Stano

> Editore : Sergio Bonelli Editore
> Data : giugno 2001, pubblicazione mensile n°177
> Prezzo (di cop.) : 3.800 Lit (1,96 €) 

La copertina :

 

Il numero 177 di DD, sotto ogni aspetto che si vuole considerare, non è originale. Questo assunto iniziale non deve però farvi trarre conclusioni affrettate. La non-originalità non ha niente a che vedere con il fatto che la storia sia ispirata al racconto l'ALLIEVO di STEPHEN KING.Lo stesso maestro di Bangor per PET SEMATARY disse di essersi ispirato al FRANKENSTEIN di MARY SHELLY. Il concetto di ispirazione, alla base, prevede che l'autore ritratti alla sua maniera un argomento già presente in un libro, presumibilmente, a lui molto caro. In pratica si tratta di rimescolare le carte e vedere che cosa ne viene fuori.

Può, e deve, essere una risposta alla domanda fatta a sè stessi: <<cosa sarei in grado di fare io?>>
Negli ultimi tempi molti scrittori di Dylan Dog hanno abusato un po’ troppo di questo metodo "da-altrui-ispirato", facendo sì che il concetto iniziale si snaturasse, si distorcesse. In pratica se andate a chiedere a Sclavi che cosa significa per lui ispirarsi, probabilmente vi risponderà che è la maniera più veloce per trovare un'idea valente e comporre una storia in tempo con le scandenze che l'editoria impone. Ecco che, sempre che siate al corrente della fonte di partenza, il risultato finale assomiglia tanto a quelle minestre pronte in busta che si trovano al supermercato nei banchifrigo.
 

Ne IL DISCEPOLO Dave Nolan, un ragazzo difficile, amante del genere horror in ogni sua incarnazione e sfumatura, scopre nel vicino di casa (il signor Conrad Rathbone, un vecchietto costeretto alla sedia a rotelle da una malattia, presso il quale Helena, la mamma di Dave, presta servizio di governante) un efferrato assassino ora momentaneamente in pensione. Decide di non denunciare il vecchio ma di prendere parte all'orrore di cui Rathbone è un caleidoscopio e massimo dispensatore, facendosi narrare le sue cruente e memorabili gesta. Intanto Helena si rivolge a Dylan Dog per un’insolita consulenza familiare. Cerca di convincerlo a parlare con Dave che sembra essere un suo fan. In realtà, come'è prevedibile, sono i casi a cui l'indagatore partecipa ad interessarlo così morbosamente. Tra un racconto e la classica e scontatissima storia d'amore tra Dylan ed Helena (la donna di turno) veniamo a sapere che un killer dopo aver ucciso le sue vittime, donne o ragazze giovani, sottrae dai cadaveri un arto ciascuno come un novello dottor Frankenstein per formare un corpo. Aiutato da un esilarante Groucho vestito da formica che al momento opportuno (opportuno almeno per Faraci) gli mette sotto il naso i fogli di alcuni racconti scritti da Dave che Helena gli aveva già fatto vedere e consegnato durante il loro primo incontro, Dylan sciogli in un colpo quasi tutti i nodi della matassa narrativa. Tra i racconti ce n'è uno intitolato mosaico dove un killer agisce come il collezionista ricercato da Scotlan Yard. Dylan si introduce nella casa dei Dolan, mentre Dave e sua madre sembrano spariti, e avventurandosi nel computer del ragazzo alla ricerca di un diario personale, scopre tutti i retroscena della vicenda. Il finale, quantomeno scontato, vede il vecchio Rathbone, dotato di poteri psichici e rigenerato dalla forza mentale di Dave, che proclamatosi reo si scaglia prima su Dylan e sulla testa della mamma di Dave, ultimo pezzo per la sua raccapricciante raccolta, e poi si fa uccidere da Dave, suo figlio segreto avuto da una relazione di quasi vent'anni prima con Helena.
 

Preview, le prime quattro tavole :

I testi : Forse Tito Faraci, così come lo Sclavi degli ultimi tempi, assoluta ombra di quello di qualche anno fa, avrà considerato, sopravvalutandoli secondo lui, la masnada di lettori detti anche zoccolo duro, di cui il sottoscritto fa parte, come degli zombetti avulsi al mondo della narrazione (visto che si è divertito a sparare uno dietro l'altro soluzioni narrative, trucchetti, degne di un mago pasticcione) senza memoria storica non dico nei confronti di vecchie opere come quella di Mary Shelly, ma nemmeno verso la cronologia dylaniata
Le "mitiche" idee del mago pasticcione :
Momento u    n    o :
         la morte della seconda vittima di Rathbone. La donna prima dice <<cielo come è tardi. Avrei preferito non tornare a casa da sola, a piedi>> e poi quando sente il miagolio di un gatto tutta interdetta e allarmata si inoltra nel parco recitando: <<un gatto! Forse si è perso! ... o forse è ferito! Okai ho capito! Arrivo! >> Ho capito cosa? Ben gli sta che sia finita nell'assurda trappola tesagli dal vecchio.
Momento d    u    e :
   il modo in cui Dave scopre il passaggio segreto per la stanza delle armi assurde e affascinanti di Rathbone. Nella casa del suo vicino e datore di lavoro di sua madre, Dave decide di prendere un ricordino da una specchiera. Estrae dalla tasca un coltello a serramanico e cercando di tirare via un ornamento a forma di testa di demone... da vita all'incipit della storia. Bravo.

    

Preview, dalla tavola cinque alla otto :

I disegni : di Franco Saudelli non si può certo dire che rubi lo stipendio. Dal 1996, quando giunse alla Bonelli, ad oggi ha disegnato tre numeri. Certo un po' pochini ma di indiscutibile qualità. Ha sempre onorato il suo compito disegnando come è nel meglio delle sue facoltà. Se proprio volete un motivo per comprare il Discepolo giustificando il prezzo di copertina è proprio Franco "feet". Se ve li siete persi, procurativi alla svelta l'occhio del gatto e il cane infernale.
    

Curiosità su Franco : ha sempre avuto una predilezione per i piedi delle donne. Franco Saudelli è uno di quei ragazzoni che starebbero delle ore a guardarli. E adora disegnarli. Basta scorrere i numeri in cui ha prestato la mano per capire. Ne l'occhio del gatto esagerò al punto da disegnare una ventina di vignette in modo che ne risaltassero le gentili estermità femminili. Con lui nemmeno sedute negli autobus le donna portano le scarpe (davvero. Pagine 13, terza vignetta).

E con questo chiudo : proprio perchè faccio parte dello zoccolo duro non smetterò di comprare Dylan Dog e nemmeno consiglierei a voi di farlo.  Il Discepolo scorre via leggero intrattenendoci in una mezz'ora di treno o di attesa dal dentista o dal barbiere. Ma è davvero questo che i fumetti, soprattuto quelli come Dylan Dog, devono fare? Semplicemente intrattenerci? Pensateci e se risponderete di sì allora è inutile che abbiate letto questo articolo. Fuori dalla porta, please. Se invece pensate che un fumetto può e deve farci riflettere ed emozionarci davvero e fino in fondo e se parliamo di horror, intimorirci fino a farci chiedere fino a che punto è sicura la porta di casa nostra, allora va bene, prendete un biglietto e mettetevi in fila.

 

Recensione di Sydney Lubitsh

 

Per le immagini :© Sergio Bonelli Editore


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Ultima modifica : 16/03/08 18.15.53

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