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Dylan
Dog : |
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Cosa non ha funzionato,il fallimento della espostazione di Dylan Dog
in Francia; di
Camilla
Patruno |
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n°9: Alfa
e Omega,
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n°25: Morgana,
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n°27: Ti
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n°37: Jekyll
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n°49: Il
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di Chiaverotti e Roi
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n°58: La
clessidra di pietra,
di Chiaverotti e Roi
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ZED,
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n°92: Il
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di Chiaverotti e Roi
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n°177: Il
discepolo,
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presenta Groucho :
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Sotto il vestito
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Dylan
Dog, l'indagatore dell'incubo |
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Titolo : Il
discepolo
> Ideazione e supervisione : Tiziano Sclavi
> Soggetto e sceneggiatura : Tito Faraci
> Disegni : Franco Saudelli
> Copertina : Angelo Stano
> Editore : Sergio
Bonelli Editore
> Data : giugno 2001, pubblicazione mensile n°177
> Prezzo (di
cop.) : 3.800 Lit (1,96 €)
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La copertina : |
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Il
numero 177 di DD, sotto ogni aspetto che si vuole considerare,
non è originale. Questo assunto iniziale non deve però farvi
trarre conclusioni affrettate. La non-originalità non ha
niente a che vedere con il fatto che la storia sia ispirata al
racconto l'ALLIEVO di STEPHEN KING.Lo
stesso maestro di Bangor per PET SEMATARY
disse di essersi ispirato al
FRANKENSTEIN di MARY SHELLY. Il concetto di ispirazione,
alla base, prevede che l'autore ritratti alla sua
maniera un argomento già presente in un libro,
presumibilmente, a lui molto caro. In pratica si tratta
di rimescolare le carte e vedere che cosa ne viene
fuori. |
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Può, e deve, essere una risposta alla
domanda fatta a sè stessi:
<<cosa sarei in grado di fare io?>>
Negli ultimi tempi molti scrittori di Dylan Dog hanno
abusato un po’ troppo di questo metodo "da-altrui-ispirato",
facendo sì che il concetto iniziale si snaturasse, si
distorcesse. In pratica se andate a chiedere a Sclavi che cosa
significa per lui ispirarsi, probabilmente vi risponderà che
è la maniera più veloce per trovare un'idea valente e
comporre una storia in tempo con le scandenze che l'editoria
impone. Ecco che, sempre che siate al corrente della fonte di
partenza, il risultato finale assomiglia tanto a quelle
minestre pronte in busta che si trovano al supermercato nei
banchifrigo.
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Ne
IL DISCEPOLO Dave Nolan, un ragazzo difficile, amante del
genere horror in ogni sua incarnazione e sfumatura, scopre nel
vicino di casa (il signor Conrad Rathbone, un vecchietto
costeretto alla sedia a rotelle da una malattia, presso il
quale Helena, la mamma di Dave, presta servizio di governante)
un efferrato assassino ora momentaneamente in pensione. Decide
di non denunciare il vecchio ma di prendere parte all'orrore
di cui Rathbone è un caleidoscopio e massimo dispensatore,
facendosi narrare le sue cruente e memorabili gesta. Intanto
Helena si rivolge a Dylan Dog per un’insolita consulenza
familiare. Cerca di convincerlo a parlare con Dave che sembra
essere un suo fan. In realtà, come'è prevedibile, sono i
casi a cui l'indagatore partecipa ad interessarlo così
morbosamente. Tra un racconto e la classica e scontatissima
storia d'amore tra Dylan ed Helena (la donna di turno) veniamo
a sapere che un killer dopo aver ucciso le sue vittime, donne
o ragazze giovani, sottrae dai cadaveri un arto ciascuno come
un novello dottor Frankenstein per formare un corpo. Aiutato
da un esilarante Groucho vestito da formica che al momento
opportuno (opportuno almeno per Faraci) gli mette sotto il
naso i fogli di alcuni racconti scritti da Dave che Helena gli
aveva già fatto vedere e consegnato durante il loro primo
incontro, Dylan sciogli in un colpo quasi tutti i nodi della
matassa narrativa. Tra i racconti ce n'è uno intitolato mosaico
dove un killer agisce come il collezionista ricercato da
Scotlan Yard. Dylan si introduce nella casa dei Dolan, mentre
Dave e sua madre sembrano spariti, e avventurandosi nel
computer del ragazzo alla ricerca di un diario personale,
scopre tutti i retroscena della vicenda. Il finale, quantomeno
scontato, vede il vecchio Rathbone, dotato di poteri psichici
e rigenerato dalla forza mentale di Dave, che proclamatosi reo
si scaglia prima su Dylan e sulla testa della mamma di Dave,
ultimo pezzo per la sua raccapricciante raccolta, e poi si fa
uccidere da Dave, suo figlio segreto avuto da una relazione di
quasi vent'anni prima con Helena.
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Preview,
le prime quattro tavole : |
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I
testi : Forse Tito Faraci, così
come lo Sclavi degli ultimi tempi, assoluta ombra di quello di
qualche anno fa, avrà considerato, sopravvalutandoli secondo
lui, la masnada di lettori detti anche zoccolo duro, di cui il
sottoscritto fa parte, come degli zombetti avulsi al mondo
della narrazione (visto che si è divertito a sparare uno
dietro l'altro soluzioni narrative, trucchetti, degne di un
mago pasticcione) senza memoria storica non dico nei confronti
di vecchie opere come quella di Mary Shelly, ma nemmeno verso
la cronologia dylaniata.
Le
"mitiche" idee del mago pasticcione :
Momento u n
o :
la morte della seconda vittima di Rathbone. La donna
prima dice <<cielo
come è tardi. Avrei preferito non tornare a casa da sola, a
piedi>>
e poi quando sente il miagolio di un gatto tutta interdetta e
allarmata si inoltra nel parco recitando: <<un
gatto! Forse si è perso! ... o forse è ferito! Okai ho
capito! Arrivo! >>
Ho capito cosa? Ben gli sta che sia finita nell'assurda
trappola tesagli dal vecchio.
Momento d u
e : il
modo in cui Dave scopre il passaggio segreto per la stanza
delle armi assurde e affascinanti di Rathbone.
Nella casa del suo vicino e datore di lavoro di sua madre,
Dave decide di prendere un ricordino da una specchiera. Estrae
dalla tasca un coltello a serramanico e cercando di tirare via
un ornamento a forma di testa di demone... da vita all'incipit
della storia. Bravo.
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Preview,
dalla tavola cinque alla otto : |
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I
disegni : di Franco
Saudelli non
si può certo dire che rubi lo stipendio. Dal 1996, quando
giunse alla Bonelli, ad oggi ha disegnato tre numeri. Certo un
po' pochini ma di indiscutibile qualità. Ha sempre onorato il
suo compito disegnando come è nel meglio delle sue facoltà.
Se proprio volete un motivo per comprare il Discepolo
giustificando il prezzo di copertina è proprio Franco
"feet". Se ve li siete persi, procurativi alla
svelta
l'occhio
del gatto
e il
cane infernale.
Curiosità su
Franco : ha sempre avuto una predilezione per i piedi delle donne.
Franco Saudelli
è uno di quei ragazzoni che starebbero delle
ore a guardarli. E adora disegnarli. Basta scorrere i numeri
in cui ha prestato la mano per capire. Ne l'occhio del
gatto esagerò al punto da disegnare una ventina di
vignette in modo che ne risaltassero le gentili estermità
femminili. Con lui nemmeno sedute negli autobus le donna
portano le scarpe (davvero. Pagine 13, terza vignetta).
E con
questo chiudo :
proprio perchè
faccio parte dello zoccolo duro non smetterò di comprare
Dylan Dog e nemmeno consiglierei a voi di farlo. Il
Discepolo scorre via leggero intrattenendoci in una mezz'ora
di treno o di attesa dal dentista o dal barbiere. Ma è
davvero questo che i fumetti, soprattuto quelli come Dylan
Dog, devono fare? Semplicemente intrattenerci? Pensateci e se
risponderete di sì allora è inutile che abbiate letto questo
articolo. Fuori dalla porta, please. Se invece pensate che un
fumetto può e deve farci riflettere ed emozionarci davvero e
fino in fondo e se parliamo di horror, intimorirci fino a
farci chiedere fino a che punto è sicura la porta di casa
nostra, allora va bene, prendete un biglietto e mettetevi in
fila.
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Recensione
di Sydney
Lubitsh |
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Per
le immagini :© Sergio Bonelli Editore
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Risoluzione
consigliata : 1024x768 ; colori : true color (32 bit) |
Ultima
modifica :
16/03/08 18.15.53 |
Tutto
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