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Dylan Dog :

> Cosa non ha funzionato,il fallimento della espostazione di Dylan Dog in Francia; di  Camilla Patruno 

 > n°9: Alfa e Omega, di Sclavi e Roi 

 > n°25: Morgana, di Sclavi e Stano 

 > n°27: Ti ho visto morire, di Ferrandino e Roi 

 > n°37: Jekyll !, di Sclavi e Roi 

 > n°49: Il mistero del Tamigi, di Chiaverotti e Roi 

 > n°58: La clessidra di pietra, di Chiaverotti e Roi 

 > n°66: Partita con la morte, di Chiaverotti e Roi 

 > n°74: Il lungo addio, di Sclavi e Ambrosini

 > n°84: ZED,
di Sclavi e Brindisi

 > n°92: Il mosaico 
dell'orrore,
di Chiaverotti e Roi 

 > n°177: Il discepolo, di Faraci e Saudelli 

 > n°184: I misteri di Venezia, di Ruju e Stano 

 > Gli Albi Giganti 

 > Dylan Dog presenta Groucho : 

- Tutte le copertine 
- Sotto il vestito
   troppo

 

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Links :

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Fumetti Bonelli  Dylan Dog

Dylan Dog, l'indagatore dell'incubo  

     
     

> Titolo : Morgana
> Ideazione, soggetto e sceneggiatura : Tiziano Sclavi
> Disegni : Angelo Stano
> Copertina : Claudio Villa

> Editore : Sergio Bonelli Editore
> Data : ottobre 1988, pubblicazione mensile n°25
> Prezzo (di cop.) : 1.800 Lit 

La copertina :

 

“Morgana” ha una trama brevissima che, sporcata da continui, interminabili e ipnotici passaggi di sogno - realtà - probabile futuro, diventa caotica, complessa e disarmante. C’è un unico dato di fatto, ed è il ritorno di Xabaras.
Xabaras che è un debole ectoplasma, Xabaras che per rinascere ha bisogno del sangue di Dylan Dog. 
Ed è per ottenere questo che ha riportato in vita Morgana, una ragazza vissuta tre lustri addietro e una zombie della quale Dylan si è inconsciamente innamorato ai tempi dell’ “alba dei morti viventi”.

L’albo ha un’apertura molto suggestiva. Mentre un prete recita silenziosi versetti di rito, due camposantieri calano la tomba di Morgana nella fossa, poi lentamente la ricoprono di terra, oscurando la soggettiva. La donna è distesa nel feretro, ma è sveglia, pensa, i continui primi piani risaltano le sue espressioni, la sua infinita bellezza. Da una bara ad un treno. Distesa sul letto della cuccetta del vagone ferroviario su cui sta viaggiando. <<Che brutto sogno che ho fatto, ‘cipicchia, sepolta viva>>, dice, e lasciata la branda, guarda fuori dal finestrino, un paesaggio agghiacciante, di conflitti tra vivi e morti.

Da adesso la narrazione segue due soggettive: quella di Dylan Dog e quella di Morgana. In quella di Dylan l’amica medium Trelkowsky, preannunciando l’avvento di forze maligne, invita l’indagatore di Craven Road a partecipare ad una seduta spiritica (Dylan è titubante e riflessivo ma questi sentimenti non appaiono i clichè del personaggio che conosciamo). In quella di Morgana, la donna  approda a Londra senza un motivo apparente, viaggia in una citta distrutta, chiede e rifiuta cibo, raggiunge la casa di Dylan ma non lo trova. E’ sbandata, confusa e si chiede: <<Perché sono venuta qui, e chi è che ci abita in Craven road 7?>> 
A casa della Trelkowsky, Dylan incontra Reed, il disegnatore di un fumetto dettatogli in trance che secondo la medium è capace di squarciare il velo del tempo. Reed nasconde la follia omicida, aggredisce Dylan che però riesce a metterlo in fuga. Quando finalmente Morgana e Dylan si incontrano e la soggettiva torna unica, la donna sembra morire. Poi non più. E siamo di nuovo su un treno, diretti a Inverness, e alla dimora di Xabaras.

 
Preview, le prime quattro tavole :

Tecnicamente la storia è come se fosse annacquata. Morgana immemore che bighellona alla “non-ricerca” di Dylan Dog, la vecchia medium Trelkovsky e le sue fantasie (zombie che domineranno il mondo, come si ipotizza nell’antologia horror “book of the dead”, oasi fortificate dove resistono ancora i “normali”), Reed che disegna il suo particolare fumetto. Un quadro generale quasi senza senso. Tutto è assurdo, ma le situazioni a volte si incrociano, creando uno strano e affascinate mosaico sfocato. I piani temporali collidono, i personaggi di un probabile futuro sfiorano quelli del presente, e la narrazione si lega attaccata da fili sottili e impalpabili.
  

I disegni : è’ l’Angelo Stano d’annata (e dannato). Il disegno è espressivo e chiaro, dettagliato ma mai invadente. Angosciante, grottesco a momenti e tagliente coi grigi al tratto. Chirurgico nella rappresentazione di lacerazioni, decomposizioni e deformità dei morti viventi. Simbolico, nel rappresentare Morgana, una figura contraddittoria, donna “antica” che parla e veste come una moderna, una madonna, splendida e incosciente.
  

Preview, dalla tavola cinque alla otto :

I testi : Sclavi è il dio di Dylan Dog, così come nel kinghiano “ultimo turno per Umney”, lo scrittore Landry era il dio dell’investigatore Clyde.  Grazie alla figura di Reed, creatore e creazione interagiscono in continuazione.  “Morgana” è tante cose. Non solo un fumetto nel fumetto, ma anche un esercizio stilistico di equilibrio tra più generi (orrorifico, drammatico, fantastico e comico), di narrazione sincopata, di dialogo originale, gergale, dialettale. La prova di una autore innamorato del suo mondo.
  

Curiosità : non sempre una citazione è voluta. A volte durante il processo creativo, muovendoci in un territorio già esplorato, reagiamo in base a reminiscenze di cose viste o sentite, che il nostro cervello ha immagazzinato. Potrebbe essere il caso del testo della prima vignetta di pagina 38, dove
Groucho dice a Dylan: <<la sai quella del bambino che smontava sempre i giocattoli che gli regalavano? E quando i genitori gli dissero che gli regalavano una sorellina…>>. Esiste un racconto di David Compton intitolato “at the Bottom of the garden” (in fondo al giardino) in cui una certa bambina di nome Enid correggeva i difetti delle persone smontandole. Questo breve e bellissimo racconto dal finale mozzafiato fu pubblicato negli Usa nel ’76 sul nono numero della rivista letteraria “Wishpers”, e poi edito anche in Italia dalla Newton & Compton, nella raccolta “i mille volti del terrore” in cui era presente anche “Children of the corn” (i figli del grano) di Stephen King tratto da “a volte ritornano”.

Recensione di Sydney Lubitsh

 

Per le immagini :© Sergio Bonelli Editore


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Ultima modifica : 16/03/08 18.19.45

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