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> Note sull'autrice, bibliofìgrafia
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> Banana Yoshimoto su Randy Taguchi, l'autrice di Presa elettrica
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Varie |
Schede
degli autori, articoli,saggi, links...
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>
Tsugumi,
nella bella recensione a cura di S@r@
|
>
Banana Yoshimoto, scorcio di cultura
giapponese;
biografia, stile e temi
nell'articolo di
Silvia
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Links
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>
Feltrinelli , il sito ufficiale dell'editore italiano
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>
Melancholia, Banana Yoshimoto Page , un sito amatoriale con molte
informazioni
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Banana
Yoshimoto |
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Scorcio
di cultura giapponese
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Ho
iniziato a leggere i romanzi di questa impareggiabile
scrittrice quando ero al liceo, grazie a mia madre che mi
regalò “Kitchen”. È stato bellissimo confrontarmi con un
tipo di cultura e di lettura ben lontana dalle imposizioni
scolastiche. Credo sia stata proprio questa netta
contrapposizione che mi ha portato a cogliere la semplicità e
la leggerezza delle stile della Yoshimoto, lontano di
arcaismi, preziosismi linguistici, figure retoriche e senza
troppe pretese “accademiche”.
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Biografia
Mahoko Yoshimoto, in arte Banana, è nata il 24 luglio 1964 a
Tokyo. Lo pseudonimo è stato scelto a causa della sua
passione per i fiori rossi del banano, di cui ha un esemplare
nella sua casa a Tokyo, ma anche, e soprattutto, perché è un
nome che si pronuncia quasi ugualmente in tutte le lingue e si
ricorda molto facilmente.
È figlia di Ryumei Yoshimoto, poeta e critico di formazione
marxista, la cui figura è legata al movimento studentesco che
prese forma sul finire degli anni ’60. R.Y.è stato anche
autore di un saggio su sua figlia intitolato “Yoshimoto
Takaaki X Yoshimoto Banana”.
Sua sorella è un’importante disegnatrice di manga.
I suoi registi preferiti sono Dario Argento e Nanni Moretti,
che definisce, in un’intervista, “serio ma comico allo
stesso tempo”.
I suoi scrittori stranieri preferiti sono Isaac B. Singer,
Truman Capote e David H. Lawrence; il suo scrittore
giapponese preferito è Marakami Ryu (autore di “Blu quasi
trasparente”); il libro del cuore è “Cime tempestose”
di Emily Bronte.
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Stile
La semplicità del linguaggio rimanda
all’influenza dei manga, che lei stessa definisce una forma
di letteratura. L’obiettivo di Banana è quello di riuscire
a scrivere in modo fluente, anche usando parole straniere.
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Temi
Chiunque abbia letto più di un libro di Banana si sarà
sicuramente accorto del filo conduttore che lega gran parte
dei suoi romanzi: i temi della morte, della solitudine, del
suicidio, della frustrazione e del disagio dell’essere
giovani nell’odierna società materialistica, della
drammaticità del vuoto esistenziale, della profondità dei
sentimenti, dell’omosessualità, delle famiglie allargate.
Nonostante questo, il messaggio che le opere di questa
scrittrice trasmettono non è
assolutamente tragico, triste o melanconico: grazie
all’amore per le piccole cose che ogni giorno la vita ci
regala, grazie ad un rinnovato equilibrio interiore che i
protagonisti riescono a raggiungere alla fine, anche nelle
circostanze più drammatiche, grazie a sentimenti tanto forti
da far tremare l’anima, i protagonisti riescono a
riscattarsi, anche se a volte questo non è così scontato.
Il tema della morte è descritto e vissuto dai protagonisti
con pacata naturalezza e accettazione: un esempio concreto può
essere, in Amrita,
la descrizione della morte suicida della sorella, in Sly, il fatto che la minaccia della sieropositività non getta i
protagonisti nello sconforto o nella rabbia ma li spinge a
fare un viaggio per godere degli ultimi momenti spensierati
della vita, o in Kitchen, la
nascita dell’amore dei protagonisti come risultato del loro
avvicinamento in seguito alla morte della nonna di Mikage e
della madre di Yuichi.
L’omosessualità, nella cultura giapponese, non è un
marchio indelebile o una sorta di “lettera scarlatta” ma
è semplicemente un modo diverso di vivere la propria
sessualità senza nulla di scandaloso e lontano da ogni
etichettamento.
La religiosità diventa sinonimo di spiritualità, lontana da
rigidi comandamenti, celebrazioni, regole, voti, preghiere e
rituali. L’entrata in una setta religiosa è spesso motivata
più dalla volontà di una ricerca su se stessi e sul rapporto
col mondo che non dal voler entrare in contatto con la divinità.
È,
forse, questa estrema lontananza dai nostri schemi
interpretativi che rende così affascinante la lettura di
questi romanzi.
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New
Age
Nei romanzi di
Banana c’è quasi sempre un’aria un po’ mistica,
soprattutto in quelli che fanno riferimento all’appartenenza
dei personaggi, primari o secondari, a sette religiose. Non
solo: anche il contatto con l’aldilà, il paranormale e
l’occulto segnano alcune delle sue opere.
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Articolo
a cura di Silvia
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Risoluzione
consigliata : 1024x768 ; colori : true color (32 bit) |
Ultima
modifica :
14/03/08 20.24.29 |
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il materiale (immagini, testi, marchi) qui riprodotti hanno il
solo scopo di recensione / divulgazione e non si intendono
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